Bentornato Varese Calcio

Nuova società tutta varesina, presidente Ciavarrella. Fontana-Galparoli in cda. Mister l’ex Melosi, Luoni c’è

Il Varese è salvo, viva il Varese. E stavolta possiamo gridarlo forte, gridarlo per davvero: la nuova società che parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza è stata creata e lunedì (bisognerà farlo entro le 12, portando a Roma 100mila euro; poi ne serviranno altri 6mila) verrà richiesta l’affiliazione alla Federcalcio. La giornata di ieri è tutta da raccontare, iniziando dalla cosa più bella: il nome della nuova società, che già da sé vale tutta la pagina. Varese Calcio 1910.

Che qualcosa fosse nell’aria l’avevamo intuito già nella serata di mercoledì, quando Enzo Rosa (il vero eroe di tutta la trattativa) ci aveva contagiato con un po’ di ottimismo. La svolta è arrivata nella mattinata di ieri, con un incontro (l’ennesimo, ma questa volta quello buono) nell’ufficio del sindaco a Palazzo Estense. Presenti, oltre agli habitué Fontana ed Enzo Rosa, alcuni personaggi nuovi e decisivi.
Gabriele Ciavarrella, titolare di Dental Life, che ha messo sul banco 50 mila euro e che farà

il presidente (Life sarà il nome che comparirà sulle maglie). Il consigliere comunale Piero Galparoli, che entrerà a far parte del consiglio di amministrazione e farà il vice presidente. Il direttore di Varese Sport Michele Marocco, anch’esso presente nel nuovo Cda (oltre a lui, tra gli altri, l’attrice Sarah Maestri, il sindaco Fontana e Mauro Fontana patron della Belfortese). Presente all’incontro anche Massimo Tufano, il direttore della sede varesina della BCC, banca nella quale è stato acceso il conto corrente della società sul quale convoglieranno gli aiuti economici di tutti i cuori biancorossi (oggi saranno note le coordinate). Insomma: si è capito subito che questa sarebbe stata la volta buona. Che il Varese Calcio sarebbe rinato.

Tutti i dettagli verranno annunciati in una conferenza stampa alle 12 di oggi a Palazzo Estense, ma la macchina si è messa in moto. Il logo: è stato pensato e preparato e verrà presentato questa mattina, ma si sa che richiamerà quello che ha fatto la storia di questa società. Sempre questa mattina verrà chiesta la possibilità di consentire a quattro squadre giovanili della società (giovanissimi e allievi) di disputare campionati regionali professionistici anziché provinciali (questo sarà importante per riuscire a trattenere i giocatori più bravi, e ce ne sono). E poi, via con la costruzione della squadra: che dovrebbe radunarsi già martedì in un albergo sulla riva del nostro splendido lago.

Tutta la gestione dell’area tecnica è stata affidata alle sapienti mani di Giorgio Scapini che si avvarrà della preziosissima collaborazione di Claudio Capuzzo. Il tutto, va detto, sotto l’ala protettiva della famiglia Sogliano che ha già dato il suo ok. L’allenatore c’è già: a sedersi sulla panchina del Varese sarà Giuliano Melosi, motorino indomabile nel Varese della seconda metà degli anni ’80. Nella sua carriera da allenatore c’è già un campionato d’Eccellenza vinto con la Pro Sesto. Chi lo conosce ama definirlo “il Sannino dei dilettanti”.

In campo, c’è un sogno che si chiama Francesco Luoni. Lui c’era in quel Varese che partì dall’Eccellenza, c’era e si ruppe una gamba sul campo del Fanfulla, c’era e spiccò il volo verso il calcio che conta. Lui potrebbe esserci ancora. Nel costruire la squadra si sfrutteranno anche i buoni rapporti con le società di serie A, che potrebbero girare a Varese qualche giovane interessante delle loro Primavera. Un esempio? Davide Pacifico, nato a Varese, difensore centrale e capitano del Milan Primavera.
Resta solo da registrare le parole, le prime, del nuovo presidente: che non sono affatto banali. «Sulle maglie – ha detto Gabriele Ciavarrella – comparirà la scritta Life, che vuol dire vita. Ripartiamo da qui, dalla vita: negli ultimi anni ne abbiamo viste troppe, ora è giusto dare dei segnali forti. Pulizia, trasparenza, opportunità per i giovani, voglia di futuro. Ricominciamo da capo, con l’obbligo morale di mettere le fondamenta per costruire qualcosa di serio».

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