Bentornato Zazzi: sì, ci eri mancato. E da oggi i voti li date insieme a noi

Le pagelle di Gabriele Galassi e tra parentesi il voto dei tifosi: iniziano, in coppia, il Rinaldo Ossola e il Federico Bozzoli, che sul giornale di mercoledì ci spiegheranno i loro giudizi. Nelle prossime partite toccherà anche a voi: pronti?

Un grande portiere è quello che piazza la parata decisiva quando conta. È l’81’, il Varese è avanti 2-0 e il Pinerolo prova la reazione di nervi: Gioè incorna, Pissardo gli dice “no” con una parata da urlo. Fosse entrata, poteva essere un’altra partita. Ma non è entrata, perché il Varese ha trovato (davvero) un grande portiere.

Sa come si difende e non ha paura a provare a buttarsi all’attacco. La cosa più importante comunque è che il classe ’97 continua (e continui) a dimostrare che su di lui si può contare.

Torna centrale, gioca semplice, rischia poco.

Discorso analogo a Luoni: pochi rischi, scelte concrete. Quanto piace quando esce palla al piede: immaginarlo, all’occorrenza, nella linea di centrocampo è tutt’altro che una pessima idea. E, forse, nemmeno un’utopia.

Porta in campo lo stesso spirito di mercoledì quando, presa la patente a Treviso, si è precipitato allo stadio per farsi allenare in solitaria dal professor Improta. Andrea, così si va lontano.

Il mister vuole corsa e pressing, lui risponde “presente” e mette cuore e sacrificio a servizio della squadra: è lo spirito giusto

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Spacca la partita con una giocata in cui c’è tutto il suo talento: tecnica, visione, piede vellutato, fantasia. La tribuna lo esalta, Sannino lo ammira, Baiano lo coccola. Bentornato, Federico.

A volte un cuore grande ti porta ad eccedere: capita a fine primo tempo, con un diverbio a distanza da evitare, soprattutto dopo una prova piuttosto lenta e incolore in regia.

Se si accontenta, non godiamo: deve trascinarci, sempre. Con fame e grinta. Alla Gazo.

Pesca l’asso all’ultima mano di una partita di briscola in cui aveva visto quasi solo scartine. Ma gli basta quello, per superare quota 60 e vincere la partita
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Gioca pochi minuti. Il voto non è per lui ma per Baiano, che per blindare il risultato passa al 5-3-2: quando serve, contano anche le barricate.

Fa il possibile per lavorare i pochi palloni che riceve, senza però riuscire a costruire pericoli

: Ingresso volenteroso e col sorriso – finalmente -, corsa su tutto il fronte e l’esultanza dopo l’assist del 2-0 come se avesse segnato lui. Lo dicevamo: recuperarlo è fondamentale. Il primo passo è fatto.

In ala può essere una soluzione, pur tutta da costruire. Non si abbatte – come altre volte – per una prova piuttosto sotto tono: la ricompensa è il gol che chiude i giochi.

GLI SPOGLIATOI: «Che qualità. Ma non basta. Sannino qui? Sono felice»


IL RACCONTO: La voce di Baiano mi dà tranquillità. E Sannino mi ha fatto una promessa

LA PARTITA: Ripartiamo da qui. Idee e tre punti: avanti tutta