Borgosesia, solito incubo o crocevia?

Al Franco Ossola arrivano i piemontesi: solo brutti ricordi con loro. Un Varese in crescita, però, non deve fermarsi

Il Borgosesia è un crocevia nella stagione di questo Varese, ma anche un fantasma da scacciare. I piemontesi, assoluta sorpresa della scorsa stagione (arrivarono all’ultima giornata a giocarsi la vittoria del campionato con il Cuneo), si stanno confermando su buoni livelli anche in questa annata, pur avendo cambiato molto.

Ed il Varese deve cercare di invertire la recente tradizione che lo vede in difficoltà contro i granata della Valsesia: nel settembre dell’anno scorso, con ancora Ernestino Ramella in panchina, arrivò un pesantissimo 0-3 al Franco Ossola che inserì le prime crepe nella parete di una squadra che sembrava l’assoluta protagonista del girone A. Al ritorno finì 0-0, all’indomani delle dimissioni da presidente di Gabriele Ciavarrella e dunque dell’apertura più o meno ufficiale di una crisi di governo in seno al Varese. Zero gol in due partite, ma soprattutto due momenti storici non proprio positivi. Come positivo non è il frangente che sta attraversando ora il Varese, stretto in una nuova fase di difficoltà economica e non ancora del tutto brillante in campo.

La squadra di Iacolino è attualmente reduce da una striscia positiva di quattro partite (3-3 con la Caronnese, 3-2 al Bra, 2-0 al Pavia, 1-1 con l’Olginatese) e ha l’obbligo di provare a ritrovare il successo, mancato domenica scorsa sulle rive del lago e sotto un diluvio incessante.

È molto probabile che Salvatore Iacolino scelga di confermare il 4-3-2-1 che moderatamente bene ha fatto in queste ultime partite, con Rolando e Repossi liberi di esprimersi dietro ad Hernan Molinari, che sta trovando una buona continuità in fase realizzativa. Il rientro di Palazzolo dalla partita con l’Arconatese ha sicuramente cambiato il volto e la solidità della mediana biancorossa, motivo per cui il sacrificato sarà ancora Michele Magrin: la linea a tre sarà infatti formata nuovamente da Monacizzo, Zazzi e dallo stesso Palazzolo. Dietro possibile la riconferma di Simonetto al fianco di Ferri, con Careccia e Fratus ad agire sui due esterni.

Il Borgosesia gioca invece con il 4-3-3, ma non ha più l’ex Alessio Dionisi in panchina, così come non ha il pericolosissimo attacco dell’anno scorso: non c’è più Zamparo, ora in C al Cuneo, Perez Moreno e Vita hanno invece scelto il Gozzano. Tra le fila del Varese, il grande ex di questa partita è Bruzzone, che l’anno scorso fu tra i protagonisti della esaltante stagione del Borgosesia, che chiuse con la miglior retroguardia del campionato. Al contrario del Varese, il Borgosesia non vince da tre partite (2-2 con il Pavia, 0-2 con la Caronnese e 0-0 con il Seregno) ma mantiene quattro punti di margine in classifica sul Varese, 22 contro 18. Attenzione massima a Procaccio, attaccante ex Pro Settimo, che ha già messo a referto sette reti in questo campionato: è il capocannoniere del girone.