«Caja? È un genio. Guardo la classifica e penso ai playoff»

Il nostro Fabio Gandini ha intervistato il “marziano” Johndre Jefferson, nuovo centro della Openjobmetis Varese

Il capellone Ed Daniel, di questo oggetto volante non ben identificato, domenica scorsa è riuscito solo a prendere la targa. Anzi, nemmeno quella.
Noi lo intervistiamo da seduti: non si sa mai che ci scappi da tutte le parti come ha fatto con lui. Ladies and gentleman, Johndre Jefferson.

Sì Stan Okoye, mio ottimo amico: mi ha raccontato del suo addio e del suo rapporto problematico con i tifosi. È stato importante saperlo.

Mi ha dato la carica.

Prima di università ed Europa ho sempre vissuto lì, nella stessa casa insieme a mia madre da quando sono nato. È un posto piccolo e tranquillo, ci conosciamo tutti: è come se fosse una grande famiglia. Ogni estate non vedo l’ora di tornarci, è casa mia.

Certamente. Io e mia madre siamo molto vicini, la considero la mia migliore amica. Parliamo ogni giorno, anche con mia sorella: passo ore con loro su Skype.

No, non avrei mai pensato di poter giocare fuori dai confini del mio Paese: come tutti i ragazzini sognavo solo la Nba. Poi, al college, ho iniziato a valutare questa possibilità e penso sia stata una grande opportunità. Ora sono qui e me la voglio giocare.