«Caja si è meritato la seconda chance. E ora non bisogna farselo scappare»

Giorgio Corbelli domenica era al PalaGeorge a seguire l’amico “Artiglio”: «Ho visto una grande Varese»

Una presenza inedita sulle tribune del Pala George di Montichiari, una personalità che ha attraversato da protagonista le epoche migliori della pallacanestro italiana: Giorgio Corbelli.

I più navigati lo ricorderanno al timone di società come la Virtus Roma, l’Olimpia Milano e Rimini: tutte esperienze che hanno avuto un comune denominatore, o meglio un comune allenatore, ossia Attilio Caja.

Il rapporto professionale tra Caja e Corbelli affonda le sue radici nel 1994, con la prima esperienza dell’Artiglio sulla panchina capitolina. Domenica sera Corbelli era sugli spalti di Montichiari per osservare l’Artiglio all’opera sulla panchina, ma per salutare anche Claudio Coldebella, altra persona per cui Corbelli nutre grande stima.

Lo abbiamo intercettato chiedendogli le sue impressioni, a tutto tondo: «Diciamo innanzitutto che sono venuto al palazzetto su sollecitazione di Attilio e Claudio, due persone straordinarie al quale sono legato. Giocando a Brescia, mi hanno invitato a venire e non potevo assolutamente sottrarmi». Una serata positiva per Varese e piacevole per Corbelli: «Ho visto una buonissima Varese, una squadra che soprattutto prima dell’interruzione del cronometro aveva un’inerzia spaventosa e poteva dare anche 20 punti di margine agli avversari. Chiaramente lo stop ha raffreddato la Openjobmetis e ha giocato assolutamente a favore di Brescia. I biancorossi hanno rischiato di essere raggiunti ma hanno comunque meritato di vincere la partita».

Inevitabile la domanda su Attilio Caja, amico ancor prima che un allenatore di fiducia e di garanzia per Corbelli: «Io ed Attilio ci sentiamo costantemente perché il nostro è un rapporto innanzitutto di amicizia prima ancora che da presidente ad allenatore. Lo sento molto spesso e mi sento di dire che si è meritato questa seconda opportunità a Varese, dopo quella di due stagioni orsono. Mi permetto anche di dire che Varese non dovrà farselo scappare dopo questa stagione, sta facendo un grandissimo lavoro e di allenatori bravi come lui non ce ne sono in giro al momento, è uno dei migliori in circolazione».

Ormai due anni fa, in un’intervista al nostro quotidiano, si lasciò scappare una promessa: «Se Attilio continuerà ad allenare Varese, verrò al palazzetto a vedere qualche partita». Ora, è tempo di rinnovare quella promessa: «Sì, verrò assolutamente».