«Cameron Wells ha la leadership e le caratteristiche che ci servono»

Il play ha firmato ieri un biennale con la Pallacanestro Varese. Caja esulta: «Qualità, in campo e fuori»

La Pallacanestro Varese ha il suo playmaker. Cameron Wells ha firmato un contratto che lo legherà ai biancorossi per le prossime due stagioni sportive. Prosegue dunque la linea societaria di proporre contratti pluriennali ai nuovi firmati.

Già nella tarda serata di ieri, tramite il suo profilo Instagram, lo statunitense aveva confermato di persona che la sua destinazione sarebbe stata Varese; il comunicato di ieri mattina da piazza Monte Grappa ha dato i crismi dell’ufficialità all’affare. Il classe 1988, cresciuto nel college di The Citadel in South Carolina di cui è il miglior realizzatore ogni epoca (2.049 punti complessivi), è un profilo navigato nel basket europeo (dal 2011) e ha vinto il ballottaggio con Jake Odum per la cabina di regia della prossima Openjobmetis. Ora manca l’annuncio del centro Tyler Cain, prima di concentrarsi sull’ala piccola, che non sarà Eyenga.

Wells ha esordito in Olanda, con il Lanstede Zwolle, prima di spostarsi in Germania, con Tubingen e Giessen 46ers. Proprio a Giessen ha legato il suo nome nelle ultime stagioni: ha militato nei 46ers dall’annata 2014/2015, tornando in Bundesliga dopo la retrocessione con Tubingen. L’anno scorso ha messo a referto 14 punti di media (nono miglior realizzatore del campionato vinto dal Bamberg di Trichieri), 4 assist (quinto miglior passatore), 2,7 rimbalzi, 1,2 palloni rubati (53% da 2, il 39% da 3 e il 79% ai liberi) con un high-score di 30 punti proprio contro il Bamberg campione di Germania. Un giocatore che ha sorpreso per la sua abnegazione difensiva ma anche per la sua capacità di giocare sempre in controllo.

Una firma che ha fatto felice coach Attilio Caja, che ha commentato così l’arrivo di Wells: «Vista l’importanza del ruolo che dovrà ricoprire, Wells è un giocatore che abbiamo seguito con molta attenzione. Si tratta di un atleta che gioca sempre sotto controllo senza mai tralasciare le iniziative individuali e di squadra: questa doppia dimensione è una caratteristica importante per il ruolo di playmaker. Un’altro aspetto che ci ha colpito è l’essere rimasto tre anni nella stessa squadra, ricoprendo anche il ruolo di capitano: ciò vuol dire avere qualità importanti sia in campo sia fuori. Wells ha tutte le caratteristiche tecniche e di leadership di cui abbiamo bisogno».