Capolavoro di Gaviria. La maglia rosa cambia ancora

Il colombiano della Quick-Step vince in volata sul traguardo di Cagliari. Oggi riposo, domani l’Etna

Altro giro, altra maglia rosa. Il Giro d’Italia vola via dalla Sardegna dopo aver consegnato agli annali della corsa rosa il terzo leader diverso in soli tre giorni di gara.

Dopo Pöstlberger ed il suo assolo a sorpresa venerdì, è arrivato Andrè Greipel a vincere la prima volata sabato a Tortolì: ieri sul traguardo di Cagliari, l’ultimo nell’isola dei quattro mori, si è consumato il gioco di strategia della Quick-Step, che ha consegnato tappa e maglia al colombiano Fernando Gaviria Rendon. Gaviria vince, si veste di rosa e deve erigere una statua a Bob Jungels, che nelle gerarchie sarebbe il capitano, e che si è reso protagonista di una giocata da vero fenomeno: si è messo in testa al gruppo, ha creato il ventaglio portando il suo compagno ad uno sprint ristretto, che il colombiano ha vinto davanti al tedesco Selig e a Giacomo Nizzolo, che è stato palesemente ostacolato da una manovra poco ortodossa di Max Richeze.

E Bob Jungels, che è un uomo di classifica, con questa azione a dieci chilometri dal traguardo, riesce a guadagnare anche tredici preziosi secondi sugli altri rivali diretti alla maglia rosa. Per circostanziare al meglio la grandezza di Jungels, è necessario comprendere l’umiltà di un capitano che al terzo arrivo del Giro si mette a disposizione del suo velocista, riuscendo anche a guadagnare su Nibali, Quintana e compagnia cantante.

Il gruppo, sopraggiunto dopo tredici secondi, è stato regolato dall’australiano Caleb Ewan davanti all’azzurro Sacha Modolo e al vincitore di sabato Andrè Greipel. Il Giro saluta la Sardegna e lo fa dopo tre giorni di spettacolo, sia di pubblico che di corsa. D’ora in poi, non che in Sardegna si sia fatto diversamente in realtà, si inizia a fare sul serio, nonostante oggi la corsa onori il suo primo giorno di riposo: non tanto per dare respiro alle gambe, quanto per permettere il trasferimento di tutta la carovana in Sicilia, da dove domani riprenderanno le ostilità.

Un giorno di sosta a Cefalù, per studiare le pendici dell’Etna che saranno protagoniste domani: 181 chilometri con due salite da affrontare. Dapprima la Portella Femmina Morta, GPM di seconda categoria, 32 chilometri con un massimo di pendenza dell’8%, poi l’Etna (fino al Rifugio Sapienza), dove sarà fissato il traguardo: 17 chilometri con punte al 12%. Vedremo le prime scaramucce, le prime risposte: ci divertiremo.