«Cari tifosi, Varese ora è vostra»

Giornata storica ieri in piazza Monte Grappa: “Il Basket siamo noi” ha acquistato l’1% delle azioni societarie

Ci perdoneranno i due presidenti Alberto Castelli e Luca Thomas Villa, veri protagonisti per le entità che rappresentano (da una parte il Consorzio proprietario, dall’altra i tifosi), se la precedenza nel descrivere la giornata storica che ieri si è consumata dalle parti di piazza Monte Grappa la diamo a Toto Bulgheroni. Non si tratta tanto di “noblesse oblige” per uno dei padri del basket varesino, quanto di una frase che centra il punto: «Per Varese il basket è un fatto sociale, è un qualcosa che alberga nel dna della città. Ora che anche le singole persone, oltre alle aziende, possono partecipare alla sua causa, questa condizione assume un significato ancora più importante. Mi auguro che se ne accorgano tutti, anche i politici».

E sia: la passione biancorossa diventa azionista. Alle 17.30 di ieri Castelli e Villa hanno apposto la loro firma sul passaggio dell’1% delle quote da Varese nel Cuore, detentore fino a quel momento del 100% di Pallacanestro Varese Spa, a Il Basket siamo noi. È la prima tappa di un percorso iniziato lo scorso 23 giugno con la nascita del trust, consolidato con i 178 aderenti trovati finora lungo la via e destinato a crescere attraverso step ben precisi: un’opzione

di acquisto di un ulteriore 4% valida dodici mesi, con la nomina di un consigliere nel cda della Pallacanestro Varese; poi un altro 5%, valido per 24 mesi, condizionato al raggiungimento di 1000 associati. «Oggi nasce davvero l’azionariato popolare – dichiara un emozionato Villa – Già quasi 200 varesini hanno creduto a questo progetto, non c’è solo lo slancio dei fondatori. Arrivare fino al 10% delle quote sarà un traguardo ambizioso ma raggiungibile: dovremo essere bravi a crescere». Villa è sicuro di farcela: «La soglia al momento toccata è soddisfacente, considerando che tante persone che a loro tempo avevano manifestato l’intenzione di sposare il progetto ancora non sono riusciti a farlo». E per chi ha professato atto di fede «a scatola chiusa», per usare le parole dello stesso presidente, arriva l’annuncio della prima “ricompensa”, oltre a quella – simbolica ma preziosa – dell’essere di fatto proprietari del proprio amore sportivo: «Il Trust omaggerà i suoi soci del biglietto per la partita di ritorno del preliminare di Champions contro il Benfica. Si tratta della prima iniziativa che abbiamo concordato con la società».

Alberto Castelli dà profondità, nel passato e nel futuro: «L’apertura verso i privati è un passaggio fondamentale – afferma – Tanta gente avrebbe volentieri dato una mano a Varese nel Cuore ma non ha potuto farlo, perché non collegata a un’azienda o sprovvista di partita iva. Il trust è una risposta a loro e sono sicuro possa diventare un esempio virtuoso nel tempo, senza alcuna rivalità con il Consorzio». La frase successiva fa correre qualche brivido lungo la schiena: «Tra aziende e Il Basket siamo noi l’anno prossimo potremmo arrivare a dire che la Pallacanestro Varese è posseduta da mille persone: sarebbe un successo enorme». Benvenuti nella città del basket.

La firma di Castelli e Villa

La firma di Castelli e Villa

Un banco informativo de “Il Basket siamo noi” sarà presente venerdì e sabato prossimi al palazzetto in occasione del Trofeo dei Consorzi, che vedrà impegnata la Openjobmetis Varese in un quadrangolare contro Siena, Pesaro e Trento. Si tratterà della seconda uscita pubblica dopo quella di Chiavenna sabato scorso, dove il trust ha raccolto nuove adesioni. E per suggellare simbolicamente la nuova realtà diventata ieri “proprietaria” della Pallacanestro Varese, il premio di Mvp del trofeo verrà appunto intitolato a “Il Basket siamo noi”.

La nuova creatura giuridica avrà un regime transitorio per l’anno 2016/2017, con una “governance” composta dai soli soci fondatori. Dal 2018 il trust sarà guidato da un organismo elettivo, formato da 9 membri eletti proporzionalmente fra fondatori (3), possessori di quota gold (3) e di quota silver (3). La prima assemblea ufficiale sarà quindi quella che chiuderà il bilancio 2017, ma non bisognerà aspettare così tanto per una riunione collettiva: «Abbiamo in mente di organizzare, verso fine ottobre, un incontro tra tutti gli aderenti – ha spiegato il presidente Villa – Servirà a conoscersi e a fare rete. Speriamo possano partecipare anche i giocatori»