Castiglioni, record beffardo. Martinenghi, un passo avanti

Europei, finali 100 rana: Arianna fa il nuovo tempo italiano ma è quarta; Nicolò si migliora

Grandissima amarezza per Arianna Castiglioni, che si è fermata a soli venti centesimi dal podio nella finale dei 100 rana in vasca corta degli Europei di Copenhagen. Dopo il sesto posto nell’atto conclusivo dei 50, ottenuto mercoledì, ha davvero visto sfumare nel finale una medaglia che avrebbe meritato. La bustocca, classe 1997 del Team Insubrika, ha fatto registrare il record italiano sulla distanza migliorandosi di ben 37 centesimi rispetto alla semifinale di venerdì: in finale Arianna ha nuotato in 1’05”00,

battendo il precedente record di 1’05”28 di Lisa Fissneider e migliorando il suo personale di 1’05”37. Come detto, il sogno di una medaglia si è infranto nei 25 metri finali, proprio quei “25 metri” che in zona mista venerdì aveva dichiarato di voler migliorare. A soffiare il bronzo ad Arianna è stata la spagnola Jessica Vall Montero, che ha toccato la piastra in 1’04”80. Medaglia d’oro alla lituana Ruta Meilutyte con un incredibile 1’03”79, davanti alla finlandese Jenna Laukkanen, argento in 1’04”25. «Sono contenta perché ci ho provato fino alla fine – racconta Castiglioni in zona mista – In acqua mi sentivo bene. Mi è mancato giusto il finale. Non ho nulla da recriminare. Sono anche molto soddisfatta per i record italiani stabiliti nei 50 (30”01) e nei 100. Peccato per quei pochi centesimi che non mi hanno permesso di buttare giù due muri importanti come i 30” sui 50 e l’1’05” nei 100. Ci riproverò».

Nella finale dei 100 rana maschili, un bel passo avanti anche per Nicolò Martinenghi, che ha chiuso in settima posizione migliorando l’ottava piazza ottenuta nei 50. Il ranista di Azzate del Nuoto Club Brebbia, classe 1999, ha segnato un altro record mondiale juniores in 57”27, migliorando il tempo nuotato in semifinale, 57”60 ed in batteria, 57”78. Costante crescita anche per Nicolò, che negli ultimi nove mesi ha praticamente limato quasi un secondo sul suo personale. «Sto continuando a maturare, crescere, capire – racconta Martinenghi, che si è migliorato due volte anche nei 50 portando il record mondiale giovanile sul 26”31 – Ho commesso ancora qualche errore tecnico che mi dà coscienza su quanto devo lavorare. Chiudo l’europeo con tante soddisfazioni personali. Nuotare con Fabio Scozzoli, che era il mio idolo ed ora compagno di nazionale, è un onore. Ho tanta stima per lui, c’è tanto da imparare». Proprio Scozzoli, dopo il grande oro nei 50, è stato battuto solo da Adam Peaty nei 100 ottenendo un bell’argento.