Col Betti in finale. Gioiello Viscomi, ora il Gozzano

Il Varese si vendica della Caronnese con una rovesciata da urlo (1-0) e una super parata di Pissardo. Umiltà, intelligenza, equilibrio, coraggio: le armi del comandante biancorosso. Che l’esercito ha ormai fatto sue

La vendetta è arrivata. Bettinelli riesce nell’impresa mai riuscita in stagione – battere la Caronnese, in festa tre volte su tre quest’anno contro i biancorossi – e centra la finale playoff del girone A. Ad attendere i biancorossi c’è il Gozzano, che sabato sera ha eliminato il Borgosesia di Alessio Dionisi: 1-2 il finale dopo l’1-0 granata di fine primo tempo.

Il Varese fa fuori la Caronnese con una prestazione intelligente, concreta, equilibrata, umile. Pungendo quando serve, proteggendosi quanto serve. Sfruttando le sue armi – ancora una volta è una palla inattiva a far pendere la bilancia verso i biancorossi – e aggiungendo coraggio quando bisogna giocare per gestire il possesso o cercare spazi offensivi.

Un esercito che marcia compatto e che si affida a sempre diversi soldati per colpire: ieri è toccato a Viscomi, premiato da un gol fortunato ma – ed è quel che conta – voluto; a Pissardo, autore di una parata da fuoriclasse nel momento più importante della partita; Rolando, inarrestabile nella sua testarda volontà di spaccare le linee e cercare la superiorità, fondamentale per creare crepe nelle linee avversarie.

Poi, Bettinelli. Che riesce a convincere i biancorossi che sbagliare si può, ma è vietato non provare. Che compatta la truppa facendo sentire tutti importanti. Che legge un’altra battaglia alla perfezione. Che scende in campo con i ragazzi anche se costretto a rimanere appena fuori dalla riga laterale: dove guida con calma i momenti di euforia e salta tarantolato quando i suoi hanno bisogno di trovare energie che il fisico non può più garantire. Che non si preoccupa dei “mai contenti”, che pensa a dimostrare invece che a chiedere. Che può – e deve essere – un punto di partenza e non un capolinea.

Tasto rewind, ore 16 di domenica, stadio Franco Ossola. Tribuna al completo intorno al presidente Fabio Baraldi, che attende e vive con gioia la partita: tanti gli addetti ai lavori, tra loro anche due grandi ex come Giuliano Melosi, il mister della cavalcata trionfale in Eccellenza, e Alessio Dionisi, il tecnico del Borgosesia che ha dovuto dire addio sabato sera al sogno di giocarsi la finale contro il Varese per colpa del Gozzano.

Bettinelli conferma il 3-4-1-2, Gaburro risponde con un 4-1-4-1 in cui manca Mair, pronto a entrare a partita in corso.

Avvio attento, chiuso, di controllo. Da entrambe le parti. Il primo tiro è di Rolando (11’, controlla Del Frate), poi Corno passa in tunnel ma è preda di Pissardo (14’). Al quarto d’ora il destro di Scapini, rimpallato, dà il primo corner al Varese. Che trova il gol: tocco corto per Talarico e cross dallo spigolo destro verso il secondo palo; Piraccini si stacca dalla mischia e ributta in mezzo; la palla rimbalza al limite dell’area piccola. Lì c’è Viscomi, spalle alla porta, con un’idea: mi butto in rovesciata e quel che succede, succede. Gli dei del calcio premiano chi osa e crede: la parabola è morbida, lenta, precisa e soprattutto imprendibile. La palla si accomoda dentro l’angolino, Ferri grida, il Visco capisce che è gol e vola ad esultare coi compagni: 1-0.

Vantaggio da difendere, battaglia da combattere: Rolando conquista il giallo di Galli (26’, servirà poi…), Bonanni fa a sportellate e trionfa contro Cominetti (30’), la Curva carica a testa bassa all’urlo «Fino alla fine forza Varese». Spazi non ce ne sono, né da una parte, né dall’altra: all’intervallo è 1-0.

Sugli spalti c’è timore e grande rispetto per la Caronnese: «non è finita qui».

Niente di più vero. Perché i rossoblù di Gaburro rientrano con forza e orgoglio. Entra Mair (4’), gli ospiti preparano il massimo sforzo. È l’11’ quando la Caronnese troverebbe il pari contro chiunque; chiunque, tranne Pissardo. Corno riceve dentro l’area, spostato sul centro-sinistra; controllo e movimento a ricciolo verso l’esterno, sinistro dinamitardo che esplode da meno di 10 metri e corre verso il primo incrocio: lì, però, spunta il pugno del numero 1 biancorosso, il cui polso trema ma regge l’urto e respinge il missile del numero 10. Una parata che vale un gol, con Viscomi a protezione del suo portiere che caccia via il rimpallo maligno e carico d’effetto che rimbalza nei pressi della riga prima di sparire dai radar.

Il Varese si abbassa quanto basta per compattarsi, la Caronnese non trova vie di transito, quando lo fa viene rispedito lontano o trattato con le cattive (24’, giallo intelligente di Gazo su una ripartenza). Poi, il rosso che lascia in 10 gli ospiti (26’): ancora Galli, ancora Rolando, secondo giallo e doccia anticipata per il numero 8.

L’ultimo spavento al 33’, con il cross teso di Sgarbi sporcato di tacco da Ferri e allungato in angolo da Viscomi, re della mischia. Scapini si mangia un gol in contropiede su assist di Piraccini (40’, Del Frate super nel rimanere in piedi e deviare in angolo), sugli sviluppi del seguente corner il colpo di testa del bomber, in tuffo su cross di Talarico, sbatte contro l’incrocio. Il pubblico biancorosso si dispera ma il triplice fischio è vicino: arriva al 93’ e per il Varese ci sono gioia e applausi.

Ora, la finale playoff (domenica, ore 16 a Masnago). Con un occhio alle altre, da cui sono state estromesse diverse squadre (Pergolettese, Matelica, Monterosi) con miglior coefficiente punti rispetto al Varese. E con il desiderio – di squadra e tifosi – di gustarsi una dolce vendetta anche contro quel Gozzano che, poche giornate fa, ha fatto sfumare il sogno primo posto. Servirà un gran Varese: il comandante è già al lavoro.

nel pt Viscomi al 15’.

(3-4-1-2): Pissardo; Luoni, Ferri, Viscomi; Talarico, Gazo (Benucci dal 36’ st), Vingiano (Zazzi dal 16’ st), Bonanni; Rolando; Piraccini, Scapini (Giovio dal 44’ st). A disposizione: Bordin, Simonetto, Ortolani, Lercara, Gucci, Cutrupi. All. Bettinelli.

(4-1-4-1): Del Frate; Giudici A. (Cottarelli dal 4’ st), Sgarbi, Patrini, Caputo; Marcolini; Corno, Mandelli (Scaramuzza dal 26’ st), Galli, Giudici L.; Cominetti (Mair dal 4’ st). A disposizione: Ceveli, Bersanetti, Rudi, Galletti, Baldo, Parravicinii. All. Gaburro.

ArbitrO: Di Cairano di Ariano Irpino (Berestean di Verona e Milia di Novara).


Spettatori: 1200 (936 biglietti staccati). Espulso: Galli (C) al 26’ st per somma di ammonizioni. Ammoniti: Rolando e Gazo (V); Caputo (C). Angoli: 4-4; fuorigioco: 3-0; tiri (in porta): 10 (6) – 9 (3); falli: 18-13; recupero: 1’ + 3’.