Dove andiamo? Varese, le risposte non arrivano

Buttati via punti e speranze: avanti 3-0 nel primo tempo, nella ripresa 3-3 in regalo alla Caronnese. Errore inconcepibile di Bizzi, scaricabarile inaccettabile di Iacolino. La squadra torna ad Albizzate, la società riflette

Incredibile. Impossibile. Inconcepibile. Inaccettabile.

Il Varese butta dalla finestra due punti, i migliori 45’ della stagione, la famosa scintilla che ogni volta che arriva si spegne in un attimo (prima era una partita, adesso basta addirittura un solo tempo): avanti 3-0 contro la Caronnese a fine primo tempo e sommersi dagli applausi di un finalmente coinvolto Franco Ossola, i biancorossi riescono a far rientrare gli avversari fino al 3-3.

E per fortuna che la Caronnese si è accontentata e che il cronometro sia arrivato alla svelta in fondo al suo percorso: giocando in quel modo lì, alla fine si poteva pure perdere.

Incredibile. Il Varese che entra in campo nel primo tempo sembra venire da Marte.

Fa tutto giusto, a partire da Iacolino, che lascia perdere strane idee di difesa a 3 e sposta il numero magico nell’unico posto dove serve, cioè a centrocampo. Non solo: accomoda Magrin in panchina (dopo quanto – non – fatto fin qui, non può essere diverso) e mette Palazzolo nel posto migliore, cioè da interno, dove può comunque trovare i suoi inserimenti ma, anche, dare sostanza, presenza e tecnica quando bisogna recuperare il pallone; insieme a lui Monacizzo e Battistello. Davanti, Molinari boa (nel bene e nel male) e carta bianca a Rolando e Repossi di andare a occupare gli spazi che vedono o vogliono.

La Caronnese non ci capisce nulla: è convinta di trovare una squadra allo sbando, trova la più bella e forte del campionato. Che accende il motore (4’, Molinari scappa e non trova l’angolo lontano per un soffio), controlla gli ultimi settaggi (6’, numero di Villanova e palla in area che, in un modo o nell’altro, viene disinnescata), poi mette dentro tutte le marce fino in fondo.

Monacizzo mura chiunque (11’), Rolando finalmente fa vedere di cosa è capace il suo sinistro (13’): tiro dal limite, sulla direttrice del primo palo, perfetta potenza, stupenda tecnica. Che scende verso il secondo palo e lo colpisce in pieno: che sfiga. Ma quando sei audace, ma quando ci credi, la fortuna ti assiste: rimbalzo sulla schiena di Gionta, palla oltre la riga, 1-0.

Non è mica finita qui (20’): Monacizzo strappa un corner, Molinari lo calcia come si deve, Battistello la trova sul secondo palo e sbatte dentro il 2-0.

Il Franco Ossola si stropiccia gli occhi. E gode, perché al 27’ arriva pure il tris: altro corner di Molinari, stavolta la palla finisce tra i piedi di Arca, che colpisce dal limite e, grazie anche a una deviazione, supera Gionta. 3-0, dominio totale.

Palazzolo scippa e ripulisce tutti i palloni, Fratus va su e giù, Repossi e Rolando collaborano pure in fase difensiva, Bruzzone arpiona gli attaccanti, Ferri dirige. I biancorossi, addirittura, picchiano: con la faccia cattiva, da duri.

Mai visto nulla di simile fin qui: il Franco Ossola si spella le mani accompagnando il Varese negli spogliatoi.

Impossibile. La Caronnese è alle corde, non potrà mai risalire. Mister Aldo Monza, però, un cambio lo fa: mette Roveda al posto di Mantovani, modifica lo schieramento. Ha un’idea coraggiosa.

Inconcepibile. Il Varese si siede: abbassa il baricentro e pensa a difendere, cosa che come noto in stagione non è mai venuta granché bene. Concede alla Caronnese la speranza. Anzi, la regala proprio (7’): lancio lungo lasciato battere da Ferri e Bruzzone, che Massaro prova a raggiungerlo ma neanche tanto convinto; mai penserebbe di sentire un tocco, che invece arriva. È di Bruzzone, che causa un fallo ingenuo identico a quello di Casale: non è un rigore solare, ma siccome il tocco c’è e l’attaccante va giù, si può fischiare. Infatti l’arbitro indica il dischetto e lo stesso Massaro spiazza Bizzi per il 3-1.

Inconcepibile (2). Il Varese va in panico totale. Si abbassa ancora di più, non esce mai, aspetta solo di prenderne un altro. Che arriva (14’): Villanova viene lasciato tranquillo mentre stoppa di petto e si coordina per colpire di sinistro nell’angolino del primo palo; il tiro parte, Bizzi non arriva, 3-2.

Inconcepibile (3). Pure Iacolino va in panico totale: richiama la punta Molinari, inserisce Rudi e passa al 5-3-1-1. Difesa a oltranza dal 16’: può funzionare? Forse sì, molto più probabilmente no: la Caronnese, che bussava con insistenza per entrare in casa, viene fatta accomodare in salotto. Ringrazia e pensa a cosa fare.

In realtà, non ha molto a cui pensare: fa tutto il Varese. Che nonostante stia facendo catenaccio riesce a prendersi un contropiede da corner (22’, Arca mette una pezza su Corno), che ha una buona occasione ma calcia molle (27’, Repossi fermato da Gionta), che non riesce a farsi spingere dai tifosi, loro sì ancora in partita. E che, dando seguito a queste premesse, regala il 3-3 (33’): Parisi, su punizione da 40 metri, vorrebbe crossare ma colpisce male. Ovviamente la sfortuna quando te la cerchi arriva, e quindi la palla inizia a volare verso la porta: Bizzi si tuffa all’indietro senza alzare le mani, il tiro entra dentro l’incrocio, in tribuna nessuno può crederci ma invece è tutto vero.

Mancherebbe ancora un quarto d’ora, ma la Caronnese ha pietà del Varese e non spinge più. Il Varese, tardi, proverà a fare qualcosa: non servirà. Al 96’ è 3-3, -15 dal Gozzano, scintilla che si spegne, stagione che se ne va per l’ennesima volta. Entusiasmo a picco.

Inaccettabile. Manca la ciliegina finale: ci pensa Iacolino. Che in sala stampa trova un nuovo (o vecchio) colpevole, Bizzi, e se ne va. Senza spiegare le sue scelte o dire cosa abbia ora intenzione di fare per dare senso alla stagione. Dimenticandosi che la nave la comanda lui.

Oggi, a differenza di giovedì dopo il ko con il Gozzano, niente giorno di riposo: allenamento alle 15 ad Albizzate. A dirigere sarà ancora Iacolino: come, non si sa; fino a quando, nemmeno. Il perché, deve deciderlo (e dirlo) la società.

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nel pt Rolando (V) al 13’, Battistello (V) al 20’, Arca (V) al 27’; nel st Massaro (C) al 7’ su rigore, Villanova (C) al 14’, Parisi (C) al 33’.

Bizzi; Fratus, Ferri, Bruzzone, Arca (dal 34’ st Granzotto); Palazzolo (dal 40 ’st Zazzi), Monacizzo, Battistello (dal 29’ st Careccia); Rolando; Molinari (dal 16’ st Rudi), Repossi. A disposizione: Frigione, Simonetto, Magrin, Lercara, Melesi. All. Iacolino.

Gionta; Braccioli (dal 29’ st Baldo), De Angeli, Costa, Ferrara; Parisi (dal 40’ st Marconi), Mantovani (dal 1’ st Roveda), Puccio; Villanova (dal 37’ Pesce); Corno, Massaro (dall’11’ st Cominetti). A disposizione: Maimone, Giudici, Galletti, Compagnone. All. Monza.

Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto (Gargano e Lambiase di Palermo).


Spettatori: 1200. Angoli: 3-1; fuorigioco: 2-1; tiri (in porta): 13 (8) – 15 (7); falli: 16-12; recupero: 0’ + 6’.