Due soli punti dall’asse play-pivot? 3 volte in 18 anni

L’incisività al lumicino di Wells e Cain ha pochissimi precedenti: uno nel 2010 e un altro nel 2008

Due soli punti prodotti dall’asse play-pivot titolare? Ad una Varese è successo solo tre volte negli ultimi 18 anni.

Tornare sulla sconfitta di domenica scorsa della truppa di Attilio Caja all’esordio in campionato contro i campioni d’Italia di Venezia significa prendere spunto da una statistica risultata – insieme ad altre – decisiva in negativo per le sorti biancorosse. E dare alla stessa la giusta dimensione: quella della rarità assoluta.

Play, Cameron Wells: 0 punti in 25 minuti con 0/6 al tiro. Centro, Tyler Cain: 2 punti con 0/5 al tiro e 2/4 ai liberi. Bisogna andare indietro otto stagioni per trovare un’altra prestazione simile. Precisamente alla 5° giornata di ritorno del campionato 2009/2010, Avellino-Varese 76-67. Si scrive della Cimberio di Stefano Pillastrini, neo promossa in Serie A dopo l’anno di purgatorio sempre con il “Pilla” in panchina.È una Varese squadra lunga per esigenza, prona com’è

agli infortuni (l’ala Ron Slay starà fuori mesi, per esempio…) e condizionata dall’età non più verdissima di alcuni suoi protagonisti, in primis Galanda e Childress. Pillastrini è spesso costretto ad abbondare nelle rotazioni e a inventarsi quintetti iniziali (d’emergenza) molto diversi tra loro, evenienza che per esempio capita contro gli irpini: il 7 marzo 2010 da playmaker parte James Reynolds, guardia adattata al ruolo entrata nel roster a fine novembre 2009, e da centro c’è spazio per il giovane Riccardo Antonelli (classe 1988). I due insieme combinano due punti (0 l’americano, 2 l’italiano), anche se va fatto legittimamente notare che contro l’Air sotto canestro ci staranno più che altro Tusek e Galanda (19 minuti di impiego il primo, 14 il secondo) e che in regia un Childress non al meglio riuscirà comunque a ricavarsi 22 minuti di gioco. Insomma: quanto appena raccontato non è una situazione in toto paragonabile a quella di domenica, quando sul parquet del PalA2A hanno giostrato due titolari ben definiti (Wells 25 minuti e Cain 26).

Per trovare la seconda volta si cerca con profitto nell’anno della retrocessione, il 2007/2008. Anche in questo caso è il 5° turno del girone di ritorno, ovvero un Varese-Teramo che finisce 79-88. I due titolari agli estremi della metà campo sono Passera e Galanda: virgola per “Marchino”, un solo canestro per Jack.

Due soli episodi, in 18 anni, antecedenti al “disastro” combinato dai due pretoriani di Caja tre giorni fa. Prima e dopo si sono registrati “al minimo” gli 8 punti della coppia Anosike e Maynor lo scorso anno contro Milano, i 7 dell’asse Stipcevic-Talts e Stipcevic-Fajardo nel 2011/2012 (rispettivamente contro Cremona e contro Siena), ancora 7 punti dal duo Ranniko-Fajardo nel 2010/2011 (Treviso-Varese) e i 5 collezionati di nuovo da Stipcevic-Talts in Varese-Siena 75-91, gara 4 dei playoff 2011/2012.

Un viaggio nella storia tutto sommato e paradossalmente consolante: essere così poco incisivi come accaduto a Wells e Cain domenica scorsa è davvero difficile. Di più: talmente raro da poter essere classificato come un semplice episodio (almeno speriamo).