Eyenga, la prima scelta che ha detto no assomiglia sempre più a un’esigenza

I ristretti margini operativi nella ricerca dell’ultimo tassello mancante rafforzano la posizione dell’ex

Eyenga: a scrivere la verità un’esigenza prima che una volontà per la Pallacanestro Varese.

Nel momento in cui andiamo in stampa il congolese che in due riprese ha vestito la canotta biancorossa, l’ultima nella scorsa stagione, parrebbe l’unica ala piccola alla quale il club di piazza Monte Grappa abbia fatto un’offerta concreta. La proposta di una prosecuzione del rapporto risale a qualche settimana fa (ne scrisse anche questo giornale) e fu rimandata al mittente per la volontà del giocatore di cercare altrove un contratto più remunerativo. Le parti si erano lasciate senza impegni ma con la promessa di risentirsi più avanti e, da allora, non ci sono stati passi significativi di una nei confronti dell’altra.

L’asse tecnica (Bulgheroni-Coldebella-Caja) nel frattempo ha proseguito con il mercato, ufficializzando il playmaker americano Cameron Wells e assicurandosi i servigi del connazionale pivot Tyler Cain (inspiegabilmente non ancora annunciato nonostante lo scambio di firme già avvenuto da dieci giorni…). I due, insieme ad Antabia Waller, la guardia in pectore dello starting five, vanno ad occupare i tre spazi previsti (nella strada regolamentare seguita dalla Openjobmetis) per gli atleti extracomunitari, lasciando a Varese nella scelta dell’ala

piccola mancante una sola possibilità: quella di prendere un comunitario o un cotonou. Posto che la ricerca di un’alternativa è in corso, il ristretto margine operativo rende inevitabilmente “Air Congo” un candidato sempre forte: il giocatore, dal canto suo, vuole attendere. per capire se davvero lo zero nella casella “offerte diverse da Varese” si protrarrà per tutta l’estate; la società, che in principio ha fatto di Christian la sua prima opzione ma poi ha deciso di guardarsi intorno al cospetto del no convinto dell’ex, sta alla finestra. In attesa di sviluppi.