Fenici, quei sei punti lasciati per strada? Grinta e bel gioco sono i regali per il 2017

Il campionato è fermo, manca poco all’anno nuovo ed è tempo di bilanci: abbiamo provato a fare i conti in casa rossoblù

Diciamolo pure: il Natale qualcosa di positivo lo porta via. Almeno agli appassionati di calcio che si vedono privati di quei campionati che tanto amano e che rivedranno solamente l’anno seguente. Una pausa forzata che al tifoso non piace.
Per le squadre e le società tuttavia questa pausa è la possibilità di stilare un bilancio fondamentale per capire come è stato il proprio girone di andata, cosa ha funzionato o meno e quali sono i possibili accorgimenti. Senza questo bilancio si corre il rischio di continuare a sbagliare anche nel girone di ritorno; cosa da evitare.

La Varesina non sarà da meno e questo bilancio lo stilerà. Ma come potrebbe essere? Proviamo a farci un’idea: stando ai numeri si poteva fare di meglio, perché diciannove punti in proiezione dovrebbero bastare per salvarsi, anche se sei punti in più avrebbero potuto esserci. Dove sono andati persi?
I primi tre si trovano al punto di partenza, con quell’ 1 a 2 contro il Legnano nel debutto stagionale, mentre i restanti tra Bustese, Oltrepovoghera, Pro Settimo e Pinerolo. Partite in cui i limiti delle Fenici sono emersi maggiormente; ingenuità, errori sotto porta, letture sbagliate e anche una parte di inesperienza e sfortuna. Problematiche che hanno caratterizzato anche alcuni successi come quello sul Bra o il pareggio contro la Pro Settimo, e che hanno determinato le arrabbiature e le delusioni di Spilli.

L’allenatore rossoblú ha lavorato spesso su questi aspetti, più mentali che fisici o tattici, ma non sempre il lavoro ha portato i frutti sperati; basta considerare le sconfitte con Chieri e Pinerolo, massimo esempio di ciò che una squadra di Spilli non dovrebbe fare. Approccio molle, mancanza totale di grinta e reazione per quelli che sono stati i punti più bassi di questa andata. Quelli più alti invece?
Sicuramente le belle vittorie contro Gozzano e Folgore Caratese, ma anche il primo tempo di Caronno. Partite dove la Varesina è stata grintosa, ordinata, cinica e anche per lunghi tratti bella, e da cui bisogna ripartire per ritornare ad essere quella squadra che con qualche progresso avrebbe potuto puntare a qualcosa di più.
Ora per le Fenici è rimasta solo la salvezza e per raggiungerla bisognerà tornare ad essere quella squadra che, con fiducia e grande entusiasmo stava per spiccare il volo.