Finita la stagione degli Juniores. «Abbiamo fatto un buon lavoro»

Mister Paolo Tresoldi commenta l’annata dei suoi: «La crescita dei ragazzi è stata molto positiva»

Sabato scorso, con una vittoria per 2-0 sulla Bustese, si è chiusa la stagione della Juniores Nazionale del Varese Calcio, allenata da Paolo Tresoldi.

Una stagione particolare, che i biancorossi hanno chiuso a metà classifica, e che ripercorriamo proprio insieme al mister: «Questa è stata una stagione in cui si è scelto di intraprendere un percorso con una squadra più giovane rispetto all’età delle avversaria. Magari a livello di risultati abbiamo pagato un po’, cercando però di anticipare i tempi e di far giocare molti 2000 e qualche 2001. La crescita c’è stata, soprattutto nelle ultime settimane quando è arrivato Stefano (Bettinelli, ndr) in prima squadra ed ha introdotto l’amichevole del giovedì. Questo appuntamento ci ha permesso di fare un passo in avanti dal punto di vista delle prestazioni, dei ritmi di gioco e delle scelte che prendi in partita. Poi, essendo un po’ contati, magari ci ha sfavorito un po’ a livello di condizione, ma non è un problema».

Un interscambio che, come detto da Tresoldi, ha aiutato la Juniores a crescere giorno per giorno nelle ultime settimane: «Per quanto mi riguarda, l’interscambio tra prima squadra e settore giovanile va oltre l’amichevole che fai in settimana. Queste ultime erano forse partite utili a lui per sperimentare determinate cose e magari per conoscere i ragazzi, essendo appena arrivato. L’interscambio avviene attraverso il confronto continuo. Nel suo caso, è arrivato a fine stagione subentrando in corsa, e credo che le amichevoli siano state programmate in quest’ottica. Da parte nostra, c’è stata la possibilità di mettere in mostra qualche ragazzo. In generale però queste amichevoli sono state tutte utili per la formazione dei più giovani, nell’ambito di una crescita generale che c’è stata».

La valutazione complessiva di fine stagione non è semplice da fare: «Dal mio punto di vista non è facile fare una valutazione: io ho osservato la crescita vissuta durante l’anno, nel girone di ritorno abbiamo sofferto poche squadre pur senza raccogliere ciò che meritavamo in certe occasioni. La nostra squadra è formata in parte da ragazzi del vecchio settore giovanile, tra i professionisti, ma allo stesso tempo è più giovane di tutte le avversarie, quindi non è facile dare un giudizio. Io la mia valutazione la faccio a prescindere dai punti e dalla posizione in classifica: abbiamo fatto giocare tanti 2000 e tanti 2001, restando sempre propositivi in campo».

«Forse potevamo ambire a qualcosa di più, ma la crescita dei ragazzi è positiva. In tutto ciò dobbiamo anche tenere conto che il Varese Calcio ha due anni di vita e che solo alcuni giocatori sono rimasti dopo il fallimento, quindi si cerca di lavorare in prospettiva sacrificando anche qualche singola vittoria».