Fino all’ultimo respiro.Il Varese ribalta il Derthona

Biancorossi per cuori forti: sotto 2-0 dopo mezz’ora, al fischio finale arrivano tre punti pesantissimi. Un gol da bomber di Molinari, poi turbo Repossi spacca e decide la partita in volata. La morale? Mai mollare. Mai più

La scintilla poteva scattare solo così. Con una rimonta di nervi, con una vittoria all’ultimo respiro, con un Varese che sembrava condannato all’ennesima sconfitta di questo abbrivio di campionato e ha trovato le forza di ribaltare una partita nata male.

Varese-Derthona finisce 3-2 per i biancorossi e, almeno al 25’ del primo tempo, sembrava impossibile che accadesse.

I biancorossi di Iacolino, talmente sfibrato a fine partita da non riuscire a venire in sala stampa, ribaltano il doppio svantaggio e ottengono la seconda vittoria di questo campionato, salendo così a quota sette. Un (altro) punto di partenza, perché dopo questo carico di adrenalina è impossibile sedersi ora come se nulla fosse accaduto, e tanti segnali positivi a corredare una domenica che appariva nuovamente stregata: il primo gol di Molinari, bello e fondamentale, l’ingresso in campo di un Repossi finalmente incisivo e decisivo, la buona prestazione del giovane Arca a sinistra (Granzotto prenda appunti, in termini di personalità e voglia di fare), l’ordine e il fosforo di Monacizzo (mai in campo senza di lui, in nessun caso). Tanti piccoli tasselli che ieri hanno contribuito a creare un puzzle finalmente vincente: è arrivata una vittoria tanto sofferta quanto meritata, sudata, decisiva.

Eppure, come dicevamo, l’inizio di partita sembrava dare il “la” all’ennesimo psicodramma di queste due stagioni in Serie D: Varese sotto di un gol dopo quattro minuti a causa della rovesciata a centro area di Personé, e addirittura sotto di due gol al 26’ con il tap-in in mischia di Ekimov al termine di un batti e ribatti infinito sulla linea di porta.

Il Derthona sembrava aver già messo i chiodi sulla tomba dei biancorossi, che comunque tra un gol e l’altro avevano creato diverse occasioni da gol, senza però concretizzarle. Prima Lercara di testa, su assist di Magrin, salta poco più che una Gazzetta e non arriva a prenderla; poi la punizione di Molinari che si ferma su un rimpallo, il destro da distanza ravvicinata di Careccia che viene respinto da Murriero.Una pressione costante che viene rotta dal raddoppio dei piemontesi, firmato appunto da Ekimov.

Il gol taglia gambe e fiato al Varese che, più con orgoglio che ordine, si rimette in pellegrinaggio alla ricerca del gol.

E, con grazia e con merito, la rete arriva e la firma Hernan Molinari da La Plata, Argentina: palla da Longobardi, controllo e girata di destro in un fazzoletto sul secondo palo, un bacio al legno e via che è tutto riaperto.

Iacolino si gioca la carta Repossi dal primo minuto della ripresa togliendo un pur apprezzabile Lercara, più per abnegazione che per fatturato. E la scelta paga dividendi: all’8’ lo stesso Repossi, dopo un paio di volate interessanti sulla sinistra, si conquista un calcio di rigore, dopo che Rudi aveva colpito un palo da distanza ravvicinata. Sul dischetto va Longobardi che incrocia e batte Murriero.

Pari, e si ricomincia da zero. L’inerzia vorrebbe un Varese all’arma bianca, invece il Derthona raccimola energie a lui stesso sconosciute e si rimette in partita: Frigione è decisivo prima su una punizione di Mazzocca e poi su un destro da distanza ravvicinata di Noaman, abile a sfruttare una dormita di Rudi e Ferri. Passato lo spavento, è ancora Molinari ad avvicinarsi al gol: punizione da 30 metri battuta a sorpresa sul primo palo, Murriero salva con le unghie. La pressione sale e coincide con il gol del 3-2 di Repossi: Rudi lancia lungo alle spalle della linea difensiva ospite, Repossi sfugge a Mazzariol in velocità e si presenta da solo davanti a Murriero, superandolo con il piatto destro.

Apoteosi al Franco Ossola, ma fiato sospeso fino al 50’, fino al fischio finale: il Derthona rimane in 10 per l’espulsione del tarantolato Ekimov, il Varese stringe i denti, chiude gli spazi e porta a casa finalmente tre punti.

Un parto pluri-gemellare per ritrovare la vittoria, ma almeno è finalmente festa, pur davanti ad un Franco Ossola scarno di presenze (1100 spettatori). Ma è anche con domeniche e con rimonte così che si può tornare a riempire uno stadio.

Mercoledì c’è il Mantova per la Coppa Italia, dare continuità non sarebbe idea malvagia. Domenica invece si va a Voghera, con l’Oltrepo (14 punti) che sente aria d’alta classifica.

nel pt Personé (D) al 4’, Ekimov (D) al 26’, Molinari (V) al 45’; nel st Longobardi (V) all’8’ su rigore, Repossi (V) al 43’ st.

Frigione; Careccia, Rudi, Ferri, Arca; Battistello (Fratus dal 23’ st), Magrin, Monacizzo (Rolando dal 33’ st); Lercara (Repossi dal 1’ st); Longobardi, Molinari (Simonetto dal 49’ st). A disposizione: Bizzi, Melesi, Granzotto, Bruzzone, Zazzi. All. Iacolino.

Murriero; Mazzariol, Giordano, Moretti, Mazzocca; Rebecchi; Noaman, Marin, Ekimov, Bouaka (Mutti dal 45’ st); Personé (Pelosi dal 14’ st). A disposizione: Paioli, Manzati, Aprile, Balconi, Articoli, Gax, Dagnoni. All. Visca.

Valentina Garoffolo di Vibo Valentia (Abagnale e Maldini di Parma)

Spettatori: 1100. Espulso: Ekimov (D). Ammoniti: Rebecchi e Ekimov (D); Magrin e Repossi (V). Angoli: 11-5; fuorigioco: 5-0; tiri (in porta): 15 (12) – 9 (7); falli: 11-12; recupero: 1’ + 5.