Galeotte quelle duecento euro per Dunston… Il Trust è realtà

Basket - Presentato ieri “Il Basket siamo noi”: da martedì prossimo tutti potranno aderirvi

«Io 200 euro per tenere Bryant Dunston li avrei messi, tre estati fa…». Fare la parafrasi della passione di questa frase è un attimo: c’è l’amore viscerale per dei colori, quello talmente pieno da occupare una parte stabile dei pensieri quotidiani; c’è l’immedesimazione nelle sorti degli stessi, tale da sognare di spendersi in qualche modo per essi; c’è, infine, un condizionale che ha segnato il limite invalicabile per ogni tifoso, almeno fino a oggi: vorrei… ma non posso. L’avvocato Thomas Villa, sarà il pragmatismo insito nella sua professione, correda il pensiero con un altro concetto, tutt’altro che marginale: «Allora mi chiesi se fossi l’unico a pensarla in questo modo. Ora è arrivato il momento di avere una risposta…»

Ha visto la luce proprio da tale visione “Il Basket siamo noi”, il trust aperto a tutti i tifosi della Pallacanestro Varese, presentato ufficialmente ieri nello studio legale Villa, Vitella, Rimoldi. Uno dei padroni di casa, il succitato Thomas Villa, sarà il presidente: con lui tutti e 15 i soci fondatori, Paola Biancheri (vicepresidente), Antonio Caputo (Segretario), Riccardo Aceti (Tesoriere), Umberto Argieri, Antonio Bulgheroni, Nicola Martegani, Luca Novelli, Alberto Rimoldi, Ivan Spertini, Renato Vagaggini, Matteo Villa,

Gianmatteo Vitella e Marco Zamberletti. Seduti vicino a loro, a significare la piena unità d’intenti con società e consorzio, anche il dg biancorosso Claudio Coldebella e il vicepresidente di Varese nel cuore Andrea Crocella. «Questa associazione nasce per offrire a tutti la possibilità di diventare “proprietari” di un patrimonio cittadino che non ha eguali – afferma il presidente Villa – “Il Basket siamo noi” sarà un approdo per la passione, anche quella che arriva da lontano. Noi lanciamo la sfida: l’obiettivo è quello di raggiungere quota 1000 adesioni».
Intanto sono bastati solo pochi giorni di passaparola per arrivare a 100: il mattino promette un dì radioso. Nel caldo pomeriggio di luglio si svelano i volti e le intenzioni, ma anche gli “amici” che combatteranno la stessa battaglia: «È poco più di un mese che sono a Varese e questa città continua a sorprendermi – arringa Coldebella- Il trust sarà il nostro compagno di squadra: più siamo, meglio è». «Varese ha un’anima, un substrato di passione che tutto il mondo del basket gli riconosce – ribatte Bulgheroni – Convogliarla in questa iniziativa, in qualcosa che possa essere d’aiuto alla società, è fondamentale». «Il 12 luglio presenteremo il progetto a tutti i consorziati – aggiunge Crocella – ma la nostra valutazione è pienamente positiva: la condivisione è totale».

Oltre le parole ci sono i fatti, ben più importanti. Soprattutto quelli che si attendono dai tifosi: da martedì 12 luglio sarà possibile associarsi, tramite il sito del trust (www.ilbasketsiamonoi.it) e la pagina Facebook omonima,scaricando un modulo di adesione con ogni spiegazione utile. Tre le tipologie di partecipazione che i supporter potranno scegliere (l’adesione si intenderà a tempo indeterminato, salvo dimissioni da presentare 30 giorni prima del 31 dicembre di ogni anno e salvo l’obbligo di rinnovo annuale del versamento): gold (500 euro), silver (100 euro), minore (50 euro, aperta solo ai minorenni, che non avranno voto in assemblea). Il ricavato della “raccolta” verrà versato al 50% direttamente nelle casse della Pallacanestro Varese (il corrispettivo per il trust – come si era scritto ai tempi della nascita – sarà l’1% delle azioni societarie, a salire, anche in base al numero di appassionati coinvolti, fino a un eventuale 10%) : «L’altra metà sarà invece investita in iniziative atte a ottenere utili – spiega Villa – che, ovviamente, saranno poi girati alla società. La nostra è un’associazione senza scopo di lucro». Cariche: scritto dell’organigramma, “Il Basket siamo noi” verrà guidato da un consiglio direttivo che – fino al 31 dicembre 2017 – sarà costituito dai 15 fondatori: dopo quella data, i consiglieri diventeranno 9, di cui 3 sottoscrittori da 100 euro, 3 da 500 euro e 3 fondatori, eletti tramite assemblea. Il primo incontro aperto a tutti? A settembre, tempo in cui verrà presentato il logo del trust: a sceglierlo saranno proprio i tifosi, le cui proposte in merito verranno votate dagli associati.