«Già al lavoro per la prossima serie D. E pronti a salire se si potesse prima»

Il vicepresidente Taddeo apre la fase due del Varese: «La società non si ferma»

Primi in classifica non ci si arriva più, c’è da mettersi il cuore in pace. La sconfitta di Gozzano ha posto una pietra sul primo vero obiettivo stagionale, archiviato con rammarico a due partite dalla fine. Accesso diretto sfumato, ciò non significa che per il Varese salire di categoria quest’anno sia impossibile: visto il terzo posto attuale, la qualificazione ai playoff è a portata di mano e un’eventuale vittoria garantirebbe ai biancorossi qualche speranza di riammissione. È il vice presidente Aldo Taddeo a fare chiarezza sulle prospettive del Varese in vista del futuro più immediato, ma anche di quello venturo.


Parliamoci chiaro, la vittoria del campionato non è più possibile: togliamo anche il quasi. Ora dobbiamo essere estremamente realisti: ci giochiamo il terzo posto, il secondo occupato dal Borgosesia non mi sembra facilmente raggiungibile.

Andiamo per gradi. Quello che noi facciamo ora è molto semplice: da oggi inizia la fase due del Varese. Sfumato il primo posto in campionato, dobbiamo iniziare a preparare una squadra forte per la prossima serie D. Ci metteremo al lavoro da subito per essere pronti al più presto con una squadra adeguata e attrezzata a vincere. Perchè l’anno prossimo l’obiettivo è uno solo e non si sfugge: Lega Pro. Nel nostro progetto, che è quinquennale, vogliamo arrivare in serie B.

Domenica abbiamo parlato con il presidente federale Barbieri informandoci relativamente ai playoff e al possibile ripescaggio. L’obiettivo societario è ambire alla Lega Pro. Fa parte del progetto che abbiamo in mente e comporterebbe una spesa di 200mila euro, che noi siamo pronti a sostenere. Questo è il messaggio che vogliamo dare: avendo perso la Lega Pro sul campo a livello sportivo, abbiamo già iniziato a lavorare per la prossima Serie D. Se dovessimo vincere i playoff, daremo disponibilità per essere ripescati tra luglio ed agosto.

Io non voglio prendere in considerazione l’ipotesi di perdere i playoff. Iniziamo ad arrivarci, giochiamoceli e cerchiamo di entrare in graduatoria per la riammissione: per questo mi aspetto il massimo da parte di tutta la squadra. Chi d’ora in poi, nelle partite che restano e nei playoff, darà tutto e si impegnerà a fondo, avrà un occhio di riguardo per essere riconfermato l’anno prossimo. E già che parliamo di squadra, vorrei ringraziare i ragazzi per la partita di domenica: siamo stati sentenziati da un giudizio arbitrale più che da una realtà di campo anche se ci manca l’ultimo metro da percorrere. Dai ragazzi mi aspetto la continuità nell’impegno da qui alla fine.


Proprio per questo non vogliamo incertezze. Il piano A è quello di allestire una squadra che parta per vincere, e sottolineo per vincere, la serie D. E se si realizzassero i collaterali progetti, ci faremo trovare pronti per il passaggio in Lega Pro. Noi lavoriamo per creare una struttura societaria professionistica, che agirà in D per un anno e che andrà poi a giocarsi la Lega Pro. Se poi dovesse nascere come l’anno scorso la possibilità di una riammissione in Lega Pro, noi ci saremo, diremo sì senza dubbio. Abbiamo già dato la disponibilità verbalmente, la concretizzeremo con una lettera ed un incontro che si terrà a Roma.


Non sono io il delegato a parlare della parte sportiva. Il piano è quello di rinforzare la rosa in maniera importante, con 5/6 elementi di qualità, e riservare un occhio di riguardo verso chi si impegnerà al massimo da qui alla fine. Noi siamo soddisfatti di Bettinelli e del suo lavoro, ma questo è un discorso che non posso fare io da solo.

Non vedo nessuno che si sta lamentando, stiamo portando avanti questo lavoro giorno dopo giorno. Senza i conti in ordine non si va in Lega Pro, quindi “ça va sans dire”.