Giovio luci e ombre, Shiba è re Mida. Vaccarecci mano d’oro, Di Caro mastino

Ottima l’intesa dietro tra Milianti e Albizzati. Giglio meglio in mezzo. Le pagelle di Emanuele Barbati

Shiba sarà anche l’uomo vittoria, ma se lui non avesse messo la mano sulla punizione di Mazzocca la gara sarebbe potuta essere diversa. Ottima prestazione.

Nel primo non spinge molto, ma difende bene. Poi Spilli passa a 3 dietro, lui avanza e si rende più pericoloso tenendo comunque la sua efficacia nei ripiegamenti.

In coppia con Albizzati funziona bene. I due si trovano e si capiscono, con la voce del toscano che guida squadra e linea arretrata in ogni situazione.

Sempre attento e solido, sia di testa che nei contrasti. Buone scelte in fase d’impostazione.

Bravo a fermare molte sortite sulla fascia. Forse un po’ impreciso davanti, ma può certamente migliorare.

Corsa, abnegazione nel fare tanto lavoro sporco e la solita maturità tattica.

Martello e mastino. Ringhia su ogni pallone, ne recupera molti e gioca semplice, rischiando il meno possibile.

Nel primo esagera un po’ nella ricerca del sinistro, sbagliando qualche appoggio. Poi a centrocampo a due diventa più incisivo anche in fase di interdizione.

Moto perpetuo, in avanti e indietro. Quando parte è sempre pericoloso e se non avesse trovato sulla sua strada Murrierio avrebbe segnato un gran gol.

Non gioca male ma dovrebbe tenere più palloni. Il lavoro del primo, fatto di tanto movimento, va comunque premiato.

Va a sprazzi: quando si accende, beh…è Giovio. Quando si spegne l’efficacia delle sue giocate ne risente.

Attento, pulito e concreto come lo abbiamo conosciuto nella passata stagione.

Sempre decisivo: entra, tocca due palloni e fa un gol da bomber vero qual è.

Prende il posto di Giovio e fa il Giovio, servendo un gran palla a Shiba.

Non ha tanti minuti per mettersi in mostra, mail suo lo fa sempre.