«I miei gol per la squadra. E un sogno»

Parla il bomber “Alpino”, Denis Mair: «Ci eravamo guadagnati la Lega Pro, voglio riconquistarla»

La Caronnese ha disputato un grandissimo girone di andata, chiuso al terzo posto ad un solo punto dalla vetta, condivisa da Varese e Chieri. Tra i protagonisti assoluti di questi primi mesi della banda guidata da mister Marco Gaburro c’è senz’altro Denis Mair, capocannoniere ed autentico trascinatore dei rossoblù, specialmente nella parte finale di questo 2016. Altoatesino di Bressanone, è alla seconda stagione a Caronno Varesino, dove viene soprannominato “l’Alpino” proprio per le sue origini.


A livello realizzativo è uno dei miei anni migliori, se guardiamo la media gol nel girone di andata forse solo a Novi avevo segnato così tanto. A prescindere da questi numeri, sono davvero soddisfatto per la squadra, visto che siamo in alto in classifica. Personalmente, non baratterei mai una buona posizione in graduatoria con i miei gol, preferisco sempre il bene della squadra e per fortuna in questo caso le due cose collimano. Siamo però solo a metà stagione, questo è un primo bilancio che non conta nulla. Chiaro, è meglio essere lì davanti con tutte ma il cammino è ancora molto lungo ed il girone di ritorno sarà durissimo.

Sono orgoglioso e contento di aver raggiunto questa cifra così importante, non è una cosa da tutti i giorni. Dico sempre però la stessa cosa, ci sono professionisti che arrivano anche a 400 gol in carriera, ma ciò non toglie che per me sia una bella soddisfazione toccare quota 100.


Arrivato qui l’anno scorso sono entrato in un contesto molto ben organizzato, ed è stato anche abbastanza facile inserirsi. Quando c’è della qualità, in campo viene fuori ma soprattutto è più semplice giocare al fianco di un giocatore bravo. Noi ci troviamo bene perché la pensiamo nella stessa maniera, ci piace giocare palla a terra e ci intendiamo. Senza personalismi, che segni l’uno o l’altro è la stessa cosa, così ci guadagniamo noi e ci guadagna anche la squadra.


Guardando le squadre immaginavo un campionato difficile. Lo sta dimostrando la presenza di 5 squadre in 6 punti. Ed ora come ora non mi sento di escludere nessuna di quelle che sono davanti: ciascuna mi ha lasciato buone impressioni, per aspetti differenti. Il Cuneo è migliorato ed è in crescita; a livello di gioco mi ha impressionato il Borgosesia, non butta via un pallone e gioca un bel calcio. Il Varese è tosto, quadrato, li abbiamo incontrati con Baiano in panchina da poco, sicuramente hanno fatto passi avanti e a livello di singoli hanno grandi colpi, ognuno può tirare fuori qualcosa. Quella con il Chieri, senza voler trovare scuse, è una partita che vorrei rigiocare: non siamo scesi in campo, un grande rammarico.

Ammetto che ci rimasi male dopo la decisione di questa estate perché, una volta vinti i playoff, eravamo praticamente in Lega Pro. Ce l’eravamo guadagnata sul campo, mi è spiaciuto non giocarla. Ma da quel momento mi sono fissato l’obiettivo di tornarci il prima possibile, per poterci restare con la Caronnese. Spero dunque di poter concludere questa stagione come la scorsa, e di raggiungere l’obiettivo. Poi l’anno prossimo vedremo.