I polmoni di Talarico e Bonanni. Con Rolando è rivoluzione operaia

Bottone è un leader, Luoni mai superato, Viscomi sicurezza. Le pagelle di Alberto Coriele

Viene chiamato alle armi in una sola occasione, su un sinistro di Lazzaro dal limite che devia senza problemi.

Ha una tranquillità che gli permette di gestire bene situazioni non semplici e allo stesso tempo di sopperire a qualche mancanza tecnica. A volte lo pressano, gli capita di sbagliare, ma non fa mai due errori in fila.

Gioca sempre d’anticipo, combatte nel gioco aereo, non viene mai superato ed è in costante crescita.

Ha forse uno dei piedi più educati della squadra e spesso le sue sventagliate cambiano il fronte di gioco del Varese. Dietro non viene mai messo in difficoltà, dà sicurezza a Bonanni e gli permette di spingere in continuazione.

Ha dieci, cento, mille polmoni, ed altrettanti cuori. Perché non si ferma mai, non tira mai indietro la gamba e ara la fascia per tutta la partita. E la partita si decide dalla sua parte.

«Che problema c’è a giocare a centrocampo», ha risposto al mister in settimana. Si adatta perfettamente al ruolo di mediano al fianco di Bottone, segue la consegna di accompagnare l’azione in fase offensiva, dimostra ottime doti in fase difensiva e conferma una volta di più quelle di sacrificio. Se oggi dovessimo indicare un esempio del Varese operaio, quello sarebbe lui.

Due partite da leader, da lottatore in mezzo al campo. Vince tutti i duelli aerei, incute timore al buon centrocampo dell’OltrepoVoghera, mette i muscoli su un campo pesante.

Sfiora il gol con un destro a giro, e sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una partita giocata in crescendo. Con l’aiuto di Viscomi, blinda il versante sinistro, rischia solo in un’occasione, quando a fine primo tempo l’OltrepoVoghera reclama un rigore. E cavalca, come Talarico.

Nel primo tempo è una ballerina spaesata in mezzo al fango, gioca di fino quando serve affondare. Riabilita la sua prestazione con la freddezza nella trasformazione del calcio di rigore.

Tocca pochi palloni, ma fa ammonire due avversari e si conquista un rigore su cui l’arbitro però sorvola.

Entra con la cattiveria giusta e con la rabbia che ci vuole all’esordio.

Ha poco tempo per farsi vedere, ma questa vittoria è stata un bel regalo di compleanno per lui ieri.