I problemi di abbondanza cambieranno anche il modulo?

Dopo la vittoria col Fanfulla, per mister Bonazzi è in arrivo l’ora delle scelte

Si veleggia a forza 4 in casa Pro Patria, la trasferta di domenica in casa del Fanfulla restituisce ai posteri l’ennesima vittoria portata a casa con un 3-5-2 che oggi diventa difficile cambiare.
Eppure il tecnico Bonazzi ha già fatto sapere di voler sfruttare tutti i suoi uomini di maggiore potenziale una volta che li avrà a disposizione e sembra quindi sempre più probabile un ritorno al 4-3-3 non appena Mauri e Santana saranno pienamente recuperati.

Il problema sta nell’andare a cambiare un modulo che, ad oggi, ha portato 12 punti in 4 partite in cui è stato utilizzato, un risultato in netta controtendenza con quanto visto nelle giornate precedenti, quelle in cui è stato usato il tridente offensivo che ha portato gioie e dolori. Il rientro del piccolo esterno sinistro sarà un problema e, anche se questa affermazione un mese fa poteva sembrare blasfemia, la cosa rischia di creare scompensi sotto diversi aspetti.

Scompensi in avanti con un lavoro diverso richiesto alla punta centrale, Bortoluz, costretto a lottare da solo contro due avversari che lo marcano, costretto a fare movimento, a venire incontro ai centrocampisti per giocare di sponda e far salire o respirare la squadra, costretto a giocare spalle alla porta e quindi, inevitabilmente, ad avere meno occasioni personali da rete. Non solo Bortoluz andrebbe però a risentire di un cambio di modulo che sembra sempre più nell’aria, anche i difensori che oggi non prendono gol da 343 minuti avrebbero qualche gatta da pelare in più; il passaggio a tre, che in realtà significa difendere in cinque in fase di non possesso palla, ha fatto fare il salto di qualità a Ferraro; non che prima l’esperto difensore lasciasse a desiderare, ma quanto sta facendo vedere ora, vuoi anche per una forma fisica in continua ascesa, è di livello assoluto. Nella prima parte di stagione, ad eccezione delle primissime uscite, c’è sempre stato Garbini, uno che poi avevamo perso di vista fino a domenica scorsa quando ha preso il posto di uno squalificato Angioletti, mentre negli ultimi match abbiamo rivisto Zaro, la sua stazza è risultata fondamentale sia nell’area biancoblu che in quella avversaria. Infine il centrocampo, Disabato gioca davanti alla difesa in entrambi i casi e sia a 3 che a 5 risulta imprescindibile la presenza di Santic, un mediano in grado di fare legna e permettere ai giocatori di maggiore qualità di esprimersi al meglio delle loro potenzialità. Altro problema, Pedone e Arrigoni. Il primo è sicuramente tra i maggiori esponenti tecnici dell’intera rosa, non scopriamo nulla dicendo che è di categoria superiore ed imprescindibile per l’economia offensiva della squadra; il secondo però, dopo un inizio di stagione complicato, sta dimostrando di valere un posto da titolare ma, soprattutto, è pedina richiesta dal regolamento della Serie D che vuole diversi giovani in campo. Problemi di abbondanza che porteranno a un cambio di modulo? Come a dire, si stava meglio quando si stava peggio.