«I ragazzi aumentano, i circoli chiudono Il mio Roberto? Lo sogno a Wimbledon»

A Busto Arsizio si disputa il torneo Futures: Giuseppe Marcora ce lo presenta da padrone di casa: «La federazione ci aiuti, molte realtà storiche soffrono. Noi resistiamo tra il calcio e la pallavolo»

– È la settimana del tennis. In concomitanza con l’inizio di Wimbledon, ha preso nei giorni scorsi il via anche il Trofeo Fba Ad Valorem, meglio conosciuto come il Futures di Busto Arsizio, proprio sui campi del Tennis Club di Busto Arsizio. A fare da padrone di casa è Giuseppe Marcora, presidente del circolo ospitante, oltre che padre di Roberto, testa di serie numero 1 nel torneo di casa.
Con lui ci avventuriamo in un viaggio nel tennis locale ed italiano,

partendo obbligatoriamente dai primi giorni di partite a Busto: «Il Futures è iniziato sabato con i primi match delle qualificazioni, che ora si sono ultimate. Oggi inizierà il tabellone principale, con 32 giocatori in tabellone, come da regolamento: otto di questi entrano a seguito delle qualificazioni, a cui erano iscritti in 48. Roberto Marcora è la testa di serie numero 1, grazie alla sua posizione nel ranking mondiale, numero 218. L’anno scorso perse in finale da Travaglia, quest’anno parte con i favori del pronostico, anche perché è pur sempre il torneo di casa. Però nel tennis non si sa mai, non sempre il numero 1 del tabellone vince. Basti pensare all’ultimo Roland Garros, in cui Djokovic era favoritissimo ma ha perso in finale da Wawrinka, che era la quinta testa di serie. Per fortuna è così, altrimenti sarebbe noioso».