Il derby infiamma la città A confronto Varese e Cantù

È il giorno del derby. E forse c’è poco altro da aggiungere. L’attesa durata un’estate intera, si materializzerà stasera. Ma facciamo un focus sui due roster, per giudicare punti forti e punti deboli di ciascuna squadra.

, ci aiuta in questo confronto tra i quintetti delle due squadre, ruolo per ruolo.

: Robinson-Deane senza rivali

«Dawan Robinson è un playmaker di grande stazza fisica, e di straordinaria forza mentale. Sa cosa significa essere un leader, e non ha paura. Dall’altra parte, Darius Johnson Odom, scelto con il n. 55 all’ultimo Draft NBA da Dallas, ha sicuramente più talento offensivo, ed è più giovane. Allargando lo sguardo, a livello di coppie, il duo Robinson-Deane è superiore rispetto a Johnson Odom – Gentile, nonostante Alessandro sia un play di tutto rispetto. Ma Willie Deane può fare la differenza. Nel testa a testa tra playmaker, vince Varese».

: Differenza Rautins. Se ne ha…

Da una parte Rautins, Varese, e dall’altra Feldeine, Cantù. «Se fosse al top, Rautins è quel tipo di giocatore che può far fare il salto di qualità a Varese, ma ho il timore che proprio la sua condizione fisica precaria gli impedisca di essere quel giocatore. Perché, in fin dei conti, Andy non è poi così diverso da Drake Diener, perché sa come si gioca a pallacanestro, e soprattutto sa stare in una squadra. Varese ha bisogno che sia un fattore offensivo, a livello di passaggio, di transizione e di capacità realizzativa. Inoltre ha un ottimo background cestistico, sia a livello famigliare (il padre Leo vinse una Coppa Korac con Roma nel 1985-1986), sia a livello di College.

Dall’altra parte, James Feldeine ha fatto molto bene con la Repubblica Dominicana ai Mondiali, ed è un ottimo complemento per Johnson Odom. È duttile, ha una gran capacità di passaggio e sa colpire dalla distanza. Allo stato attuale, questa sfida la vince Cantù».

: Al momento prevale Diawara

«Sia Diawara che DeQuan Jones sono molto fisici. Jones è assolutamente da scoprire, perché ad Orlando ha avuto molte possibilità per costruirsi una discreta carriera NBA, e non le ha sfruttate. Fisicamente sa essere devastante, ma palla in mano ancora non si sa cosa sappia fare. Il suo cambio, Abass, è molto buono, un italiano con straordinarie doti fisiche, anche perché è di madre togolese e padre ghanese, ma è cresciuto all’oratorio di San Bartolomeo a Como.

Diawara ha voglia, al momento è un giocatore più sicuro, uno dei più positivi in precampionato, e rispetto ai due di Cantù costituisce una certezza. Kuba è ancora più importante a livello difensivo, perché Varese come numero e centimetri è corta, e lui può benissimo giocare sul centro avversario, così come Kangur può ruotare su tre posizioni difensive diverse».

: Hollis meglio, Kangur indietro

«Damian Hollis al momento si fa preferire a Kangur, che è un po’ indietro di condizione. In precampionato Kristjan è sembrato molto in ritardo, mentre Hollis è un giocatore più reattivo. In questo lato del campo, l’ago pende dalla parte di Cantù».

: Ed vi abbaglia. Ma i cambi…

«La sfida diretta con Eric Williams la vince indubbiamente Ed Daniel, perché è un giocatore più importante. In generale, Cantù è messa meglio sotto canestro con riserve come Mbodj e Buva, anche se Callahan è un ottimo giocatore. Williams è imponente, ma ha passato tanti anni a dormire, e Sacripanti l’ha sempre sfruttato invece molto bene».

: Canturini più quadrati e lunghi

«A livello generale, Cantù è più quadrata, ma se il quintetto di Varese gira bene, tutto può succedere. A livello di panchina prevale Cantù, perché l’unico che può fare veramente la differenza dalla panchina per Varese è Deane. Casella è un buon complemento quando le cose vanno bene e si sta costruendo una sua solidità, mentre Okoye è un suo doppione».

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