Il sogno della Gs Ens non deve finire

I varesini, campioni d’Italia del basket sordi, hanno bisogno di aiuto per l’Eurocup: aperto un crowfunding

Il sogno della Gs Ens Varese non può finire ancora prima d’iniziare. I Campioni italiani di basket sordi devono poter partecipare alla prossima Eurocup (la Coppa dei Campioni dei sordi che si terrà a Lodz, Polonia, dal 21 al 25 novembre) per dimostrare di che pasta sono fatti dopo aver conquistato il primo scudetto della loro storia, lo scorso aprile a Somma Lombardo in un PalaSomma tutto esaurito. Un cammino iniziato nel 2014 grazie al GS ENS Varese (Gruppo Sportivo Ente Nazionale Sordi Varese) e a due giocatori che ancora oggi militano nella squadra – i fondatori di quest’ultima Christian Gnodi (convocato anche nella Nazionale Maschile Basket Sordi insieme a 5 suoi compagni di squadra per gli Europei di Salonicco nel 2016) e Mauro Dori – arrivato al suo punto più alto pochi mesi fa, quando i ragazzi hanno battuto per 74 a 60 la bestia nera Pesaro conquistando il titolo tricolore.

Un successo storico per i cestiti non udenti varesini, che hanno ottenuto la possibilità – e quindi il diritto – di andare in Polonia per affrontare le altre 11 squadre detentrici del proprio titolo nazionale. Qui nasce però il problema, l’ostacolo che si frappone tra il sogno e la sua realizzazione: un vecchio (mica tanto) amico chiamato costo. O meglio; costi, al plurale. Perché la trasferta polacca comporta spese ingenti, come volo, alloggio e kit di gara,

e i fondi scarseggiano. Soltanto i fondi però, perché la speranza, le idee e il tempo per raccogliere la somma necessaria fortunatamente non mancano. Ma come si può essere d’aiuto ai Campioni? Basta veramente poco grazie al Crowfunding (raccolta fondi online) aperto dalla stessa dirigenza della squadra: per sostenere la Gs Ens Varese si può fare una semplice donazione dall’importo libero visitando il sito www.sportsupporter.it e andando nell’apposita pagina, come ci racconta il Presidente e capitano dei Campioni d’Italia Christian Gnodi: «È veramente facile poterci dare una mano, anche perché noi ne facciamo tanti di sacrifici. La squadra è infatti composta da giocatori che provengono da tutta Italia e lavorando siamo costretti a prendere le ferie e pagarci i viaggi per poter fare dei raduni (solitamente nei fine settimana) una volta ogni tre mesi».

La cifra che si spera di raccogliere in circa novanta giorni è di 6500 euro: «Servono per poter coprire le spese che avremo nella trasferta in terra polacca. Noi lanciamo un appello a tutte le persone che vogliono darci un piccolo contributo per poter coronare il nostro sogno, ma non solo».

«Cerchiamo anche potenziali sponsor – continua Gnodi – e siamo sicuri che ci sono delle aziende che vorranno darci una mano».

Infine un appello condiviso anche da Francesca Faroni, consigliere tecnico della Gs Ens Varese: «Speriamo di centrare quest’obbiettivo, anche perché sarebbe fondamentale per farci conoscere alla comunità sportiva nazionale e non solo. Per fare un po’ di pubblicità a tutto il movimento insomma, che è sempre lieto di accogliere nuove persone; quindi se ci sono delle persone sorde che vogliono diventare parte del nostro gruppo noi le accoglieremo a braccia aperte».

Aiutiamoli, perché questi ragazzi non possono essere lasciati nel silenzio generale. Perché anche loro possono sentire la passione e le emozioni, e hanno il diritto di viverle.