«Il Varese non pensi di aver già vinto La sfida si deciderà sul piano mentale»

L’ex Caronnese Marco Gaburro, ora guida del Gozzano, risponde a Iacolino «nello stesso modo»

Il testa a testa di domani tra Varese e Gozzano peserà le ambizioni e il reale potenziale di entrambe le formazioni. La squadra di Marco Gaburro, l’anno scorso sulla panchina della Caronnese con cui ora condivide la vetta della classifica, arriva a questo scontro diretto con 10 punti di margine sul Varese di Iacolino, un ampio gap frutto del merito dei piemontesi ma anche dell’inizio molto stentato dei biancorossi. Il Varese sa di non poter sbagliare questo crocevia, allo stesso tempo il Gozzano ha in mano il match point per escludere (o quasi) una delle principali avversarie per la lotta alla vittoria del campionato. Ne abbiamo parlato con Marco Gaburro, allenatore del Gozzano, protagonista di un avvio di stagione a dir poco convincente.

Ad eccezione del rendimento e dei numeri, è difficile fare tanti confronti con la stagione scorsa. Obiettivamente la squadra è cambiata per metà, anche se l’ossatura è stata mantenuta più che altro nei difensori centrali e nel centrocampo. Sono stati aggiunti dei giovani e siamo stati costretti a cambiare l’attacco. Questa è una società, una realtà che aveva fatto ottime cose nella stagione scorsa e che è partita con l’obiettivo di confermarsi e di migliorare. Dal punto di vista del rendimento e dei risultati siamo molto soddisfatti, per ciò che si può richiedere ad ottobre, ma i margini di miglioramento sono ancora ampi.

Il mio obiettivo era sicuramente quello di fare un ulteriore passo avanti nella mia carriera dopo l’esperienza alla Caronnese, e credo che questo sia il posto giusto per farlo. Caronno rispetto al Pontisola un passo avanti, e Gozzano lo è ulteriormente. So quali sono gli obiettivi e sono qui per cercare di confermarli sul campo.


Mi aspetto una partita difficile, il Varese ha meno punti di quello che la qualità presente in organico potrebbe garantirgli. Si trova in una situazione di classifica deficitaria, l’aver trovato difficoltà nell’essere continui non toglie che difficilmente una squadra come il Varese sbagli la singola partita quando la ritiene fondamentale. Nel momento in cui sei attardato, chiunque incontri davanti a te rappresenta un crocevia fondamentale. Penso che questa per il Varese sia una partita importante e che i giocatori che hanno a disposizione sappiano giocare bene le partite importanti.


Il Gozzano può sfruttarla se non ci pensa, però dovremo fare assolutamente la nostra partita, recuperando continuità durante i diversi momenti della gara. Perché se la squadra inizia a pensare troppo a queste cose, perde lucidità.


Il Varese ha iniziato meno bene perché quando si cambia molto e si creano organici nuovi, soprattutto con una guida tecnica nuova, è inevitabile che si incontrino delle problematiche. Questa è una situazione generica che si ripete quasi sempre tranne in eccezioni. Ci sarebbe da stupirsi del contrario, il calcio non è matematica e sommando i singoli non si trovano subito gli incastri. Da questo punto di vista non sono stupito delle difficoltà del Varese, ma non per mancanza di qualità o di interpreti, ma perché alle volte è più complesso trovare alchimia quando si cambia molto anziché ripartire con un organico collaudato o con una guida tecnica confermata.


Penso che punti deboli particolari non ne abbia, se riesce a giocare la sua partita. I difetti del Varese sino ad ora credo siano stati più di testa che di possibilità tecniche. È una squadra completa, resta da capire che partita saprà fare sul piano mentale. Dal canto suo il Gozzano deve fare la partita come accaduto dall’inizio dell’anno contro tutti, cercando di interpretare l’atteggiamento del Varese e adattandosi ai vari momenti della partita.

Allo stesso modo: il Varese non pensi di aver già vinto.