Il Varese riparte ancora: «Ritroviamo il dialogo con la città»

Al Franco Ossola Enzo Rosa, Gabriele Ciavarrella e Giuseppe Armocida hanno voluto fare un punto della situazione dopo le dimissioni di Paolo Basile e Aldo Taddeo, arrivate ieri

Conferenza stampa di chiarificazione al Franco Ossola dopo l’ennesimo scossone societario. Ieri si sono dimessi Paolo Basile ed Aldo Taddeo, proprietari della maggioranza del Varese Calcio. In mattinata, nella sala stampa del Franco Ossola, il primo a prendere la parola è stato Giuseppe Armocida, presidente del Consorzio che aveva partecipato alla rinascita: «Secondo noi era necessario arrivare subito a questo tavolo, per tornare in gioco e dare la tranquillità necessaria. Le polemiche ora non servono e non serve nemmeno dare colpe.

Stesso spirito dell’anno scorso. Enzo Rosa ha voglia e rabbia di continuare a divertirci come l’anno scorso. Il dottor Andrea Donnini ci ha sempre aiutato e da ieri ci sta aiutando e sta lavorando con noi. A lui dico grazie». È poi lo stesso Rosa a prendere il microfono: «Il Varese non finisce, non finisce qui. Si dimette la maggioranza, ma il Varese non sparisce. Continua con lo stesso spirito di sempre, cercando di recuperare tempo perduto e cercare aiuti e finanziamenti. È stato un fulmine a ciel sereno per tutti. Riprendiamo in mano la situazione, avevamo fatto un passo indietro dando possibilità a loro di prendere in mano la situazione. Le ultime ore ci hanno detto di riprendere in mano situazione. Da qui ripartiamo». Il presidente dimissionario Gabriele Ciavarrella: «Mi sono dimesso, ma le mie dimissioni non sono mai state ratificate. Sono qui per riprendere il lavoro, per ripartire con un progetto come l’anno scorso. Riapriamo il dialogo con città. Chi ci ha aiutato l’anno scorso ci aiuterà ancora. Al più tardi venerdì pagheremo i giocatori, poi anche i fornitori. Un amico mi ha detto “il campo li ha inghiottiti”. Ora ritroviamo dialogo con città e istituzioni, anche col sindaco Galimberti, che si riavvicinino alla squadra. Il Varese è un patrimonio della città che va aiutato e amato». E prosegue lo stesso Ciavarrella: «Ringrazio i fornitori che hanno avuto pazienza, dopo essere stati rimbalzati con false scadenze. Penso al Vanoni, con il figlio che ieri si è sfogato e ci sta, oggi il padre ha detto che ci sono e ci saranno ancora. Questa è la famiglia biancorossa, ci si sostiene, ci si compatta e se serve si divide la pagnotta. Questa è famiglia, questo è il Varese».