Il verbale dell’Uci elogia la Binda. «Corsa messa in sicurezza»

Tre valli varesine: la Federazione attesta che lo scontro è stato ben precedente al passaggio dei ciclisti

Incidente alla Tre Valli: parla la Binda. «La sicurezza è un fattore fondamentale e prioritario per gli organizzatori tanto che la Società Ciclistica Alfredo Binda dispiega non solo 96 volontari lungo tutto il percorso cittadino ma si avvale anche di 20 moto staffetta, 15 moto e 2 vetture della Polizia Stradale e degli agenti della Polizia Locale, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri», si legge in un comunicato ufficiale della società. «Non dimentichiamo la responsabilità individuale dell’automobilista – aggiunge il patron Renzo Oldani – alla quale va la nostra vicinanza, certo, ma violare un nostro stop è inspiegabile. Ogni informazione è stata fornita: c’erano polizia locale, carabinieri, polizia di Stato, noi Guardia di finanza. Non poteva non sapere».

L’automobilista che ha travolto e ferito un agente della polizia locale di Varese è indagata per lesioni colpose, come da prassi. Nei giorni antecedenti la gara, inoltre, la Binda e il Comune di Varese hanno disposto segnaletica stradale per avvertire delle deviazioni del traffico. Anche i media locali contribuito divulgando grandemente su giornali, quotidiani on line e TV le informazioni di chiusura temporanea delle strade.«La società organizzatrice dell’evento tiene a sottolineare che, secondo le ordinanze emesse sia dalla Prefettura di Varese che dalla Polizia Locale del Comune di Varese, la strada in cui è avvenuto l’incidente – continua la nota stampa – era interessata da un divieto di transito per tutto il tempo dello svolgimento della Tre Valli Varesine. Il punto dove la vettura privata è uscita in via Valle Luna, per immettersi contromano rispetto alla corsa, era presidiato da un volontario dell’organizzazione».

L’UCI ha già emesso un verbale sull’accaduto attestando che la Società Ciclistica Binda «è tempestivamente intervenuta nel momento dell’incidente mettendo prontamente in sicurezza la corsa prima che sopraggiungessero gli atleti impegnati nel settimo giro cittadino visto che lo scontro è avvenuto prima del transito della vettura di inizio gara», continua il comunicato.

Il vigile rimasto coinvolto nell’incidente stava svolgendo un importante servizio ulteriore destinato a garantire la sicurezza della gara, dei corridori e dei cittadini. Gli ispettori di percorso precedono di parecchio il passaggio degli atleti per accertarsi, appunto, che il tracciato sia libero e che nulla possa mettere a rischio l’incolumità dei partecipanti alla corsa ciclistica.