In 650 ad ascoltare il Varese «I numeri della passione»

Le radiocronache di Andrea Marelli e Giorgio Frantini sono cult: «Tra non molto torneremo sulle frequenze di una radio locale»

Il giorno della rifondazione, lo scorso 30 luglio, forse neppure un irriducibile come Enzo Rosa avrebbe scommesso che il Varese, in poco più di tre mesi, sarebbe stato ricoperto da un affetto così grande. Ieri il dirigente ci si è presentato davanti con il sorriso sulle labbra mischiato all’ennesimo stupore e subito è arrivato al sodo lanciandoci, dopo una domanda stuzzicante, un annuncio esaltante: «Sapete in quanti hanno seguito la diretta web della trasferta a Trezzano? Abbiamo avuto 650 ascolti integrali e più di milleottocento contatti sul link che promuoveva la pagina. Non ho parole. Considerando che la diretta è a pagamento – ma solo perché ognuno paga il suo fornitore di servizi Internet – è un successo enorme. Un pubblico così fa capire quanta voglia ci sia di Varese».

Gli autori della radiocronaca sono due biancorossi veri, che hanno la squadra tatuata da sempre nel cuore e noi che li conosciamo personalmente possiamo testimoniarlo. A condurre la diretta fiume c’è sempre l’inossidabile Giorgio Frantini: compare, da ragazzo, nelle splendide foto in bianco e nero di un libro cult come “Fuoco sul Varese” mostrando orgoglioso lo stendardo del Varese, accanto proprio a un Enzo Rosa sbarbatello. Si parla del 1975: quarant’anni fa, Enzo e Giorgio erano già

polmoni della curva nord e oggi, in modo diverso, lo sono sempre del loro amato Varese. La voce di Frantini ha accompagnato l’ascesa dei biancorossi di Beppe Sannino nel calcio che conta: è stato lui a raccontare la promozione in B, il 13 giugno del 2010. Dopo essersi inventato, con lo straordinario spirito d’iniziativa che lo contraddistingue, una trasmissione cult come “Macarena gol” (veniva trasmessa sulle frequenze di Radionews), si è fatto tutti i campi della C (rischiando anche qualche sganassone). Frantini è di nuovo entusiasta del Varese, anche in Eccellenza e lo fa capire con questo messaggio: «Ditemi se esiste nel mondo un’altra squadra che, in una categoria dilettantistica come questa, riesce a fare questi numeri e a muovere così tanta gente. Il mio attaccamento è maniacale per i biancorossi e sono ben felice di girare su tutti i campi dell’Eccellenza per stare in piedi due ore al freddo a fare la radiocronaca. Le soddisfazioni sono forti e non arrivano solo dai giocatori ma da un pubblico unico: a Trezzano era uno spettacolo vedere tante ragazze e signore mature mischiarsi con i fedelissimi».

Se le dirette delle partite di Marrazzo e compagni sono così seguite il merito non è però solo dell’esuberante Frantini, sicuramente un mattatore che promette: «Fra non molto riascolterete il Varese sulle frequenze di una grande radio locale». Al fianco di Giorgio brilla anche Andrea Marelli da Gallarate, innamoratissimo da sempre dei biancorossi: «La distanza – dice – aiuta la radiocronaca. Io adoro seguire così il Varese, che è la mia passione, e amo la radio. Da piccolo non mi perdevo “Tutto il calcio minuto per minuto” e la voce preferita era quella di Carlo Nesti a cui una volta chiesi qual è il segreto di un bravo radiocronista. Mi rispose l’affabulazione. Raccontare una partita a chi non la vede, trasmettendo l’atmosfera dello stadio è qualcosa di magico». L’immenso maestro di giornalismo Rino Icardi ricordava sempre che la prima cosa da dire al microfono è il colore delle maglie delle squadre. Bisogna far vedere a chi ascolta e Andrea ha capito tutto. Ci piacerebbe che collaborasse anche con noi perché è competentissimo e ama davvero il Varese. Come lo sappiamo? Beh, chi fa le radiocronache di solito entra allo stadio gratis. Andrea ha scelto un’altra via: «Io pago: è il minimo, è il mio modo di contribuire a questo progetto nel mio piccolo». Caro Andrea, fatti applaudire anche per questo.