«Io così non ci sto più. Addio, Futura Volley»

Si chiude un’epoca - La famiglia Forte lascia: «Non condividiamo il progetto»

Con l’uscita della famiglia Forte si chiude definitivamente un’epoca per la Futura Volley. A confermare l’addio è lo stesso Michele Forte, presidente della società biancorossa dagli inizi fino alla stagione 2014-15: «Nel momento in cui non condividi un progetto, non puoi più farne parte – spiega lo storico presidente e fisioterapista delle farfalle – La nostra famiglia ha fatto sempre il massimo per questa società. Ci siamo tolti parecchie soddisfazioni, ma adesso è arrivato il momento di dire basta e lasciare spazio a chi ha nuove idee: solo il tempo dirà chi ha ragione».

L’uscita della famiglia Forte è motivata da una totale divergenza di vedute con i programmi del presidente Giuseppe Pirola, in particolare sulla gestione del settore giovanile (fino a questa stagione appannaggio di Franco Forte, presidente di Futura Giovani). Michele Forte però non si addentra nei dettagli: «Non ho nessuna voglia di creare polemiche – premette l’ex presidente – Posso solo dire che non sposo quelli che sono i nuovi programmi. Sono stato proprio io, all’inizio

di questa stagione, a dire: chi non condivide il progetto, scenda dalla barca. Adesso non posso mica rimangiarmi la parola. Per coerenza, mi faccio da parte. Così come tutta la mia famiglia». Lascia dunque anche la moglie di Michele Forte, la dottoressa Nadia Brogioli (medico sociale) e il già citato Franco Forte, presidente di Futura Giovani. L’addio era nell’aria da tempo, e non era certo passata inosservata l’assenza di Michele Forte e Nadia Brogioli nelle ultime due gare di campionato. Già in quei giorni i Forte hanno maturato la loro scelta: «Una decisione senza dubbio sofferta. Siamo legatissimi alla Futura Volley e tuttora deteniamo un terzo delle quote. È evidente che sul piano affettivo non sia stata una decisione facile. Ma bisogna essere coerente e corretti, e se non si sposa il progetto bisogna saper dire basta» ribadisce Michele Forte.

Sono stati anni magici ed emozionanti: «L’abbiamo fatto sempre e solo per passione e per amore della pallavolo, senza alcun secondo fine. L’ispirazione iniziale era quella di un grande volontariato: poi, grazie al grande lavoro di tutti, sono arrivati anche dei risultati straordinari. Ora ci sono dei cambiamenti in atto e restare non avrebbe senso. La famiglia Forte scompare dai radar della pallavolo». Della pallavolo in generale o solo della Futura Volley? «Per me la pallavolo è la Futura Volley. Per me esiste solo questa società e francamente non ho voglia di rimettermi in gioco altrove. A Busto auguro il meglio: è una grande piazza che merita risultati all’altezza di quelli che abbiamo lasciato».