Kangur is back. Confermate Anosike. Qualità Maynor, Johnson purosangue

Pelle, oltre i numeri c’è di più. Eyenga è la creatura di Caja

Cavallo di razza, attaccante bestiale, praticamente imprendibile quando attacca il canestro. Ma non è solo questo: si sbatte in difesa, irride Ceron nella giocata di contenimento che praticamente svolta la partita, insieme al contropiede di Kangur di pochi istanti prima.

Gli esteti dal palato fine avranno da ridire, ma andrebbe confermato ora per la prossima stagione senza perdere tempo. Perché è cresciuto in maniera esponenziale, sente la fiducia del gruppo e soprattutto del coach. Inizialmente soffre Jones, poi prende le misure e non si ferma più. Il dato più bello della serata? 8/8 ai liberi, che spiega tutta la sua crescita.

La cosa più confortante, ora, è la sua continuità. Meno pause nella partita, molta più incisività e cattiveria. E soprattutto tanta, tantissima qualità. Senza strafare, si sta cucendo la squadra addosso, si esalta e fa splendere i compagni.

I numeri raccontano molto, ma mai tutto. I suoi sono normali, la sua partita è qualcosa di più. Tosto, cattivo, sceglie i momenti giusti, segna e stoppa quando Varese apre il primo spiraglio di rimonta. Sornione, ma decisivo anche stavolta.

Il suo contributo è meno efficace del passato, commette qualche errore di troppo ma riesce comunque a far rifiatare per qualche minuto Maynor.

Trova un buon abbrivio di partita e si esalta con 7 punti consecutivi, che permettono a Varese di rintuzzare il primo tentativo di fuga di Pesaro. In apertura di terzo periodo si eclissa un po’, ma riesce comunque a dare un discreto contributo.

L’uomo del match è lui, stavolta. Per un motivo principale: quella rubata più contropiede cambia volto a Varese, alla partita ed al palazzetto. In quei pochi secondi cambia tutto, anche la sua partita. Si rivede il grande Kangur in alcune giocate difensive, ed in quella cattiveria che era sembrata mancargli nelle recenti uscite.

Kangur si prende la scena, lui rifiata un po’ ma riesce comunque, soprattutto in avvio, a dare tanto. Non è più solo “il grinta”, perché riesce a scegliere i momenti giusti in cui affondare. E la qualità delle sue giocate sta crescendo.

Prova da giocatore vero. Presente in ogni fase, freddo quando serve, attacca senza strafare e difende da mastino. Una creatura plasmata da Caja.