La defezione di Roko Ukic. E le cambiate prospettive

Il punto di Fabio Gandini

Le prospettive influenzano le opinioni, i giudizi e la fiducia, da accordare o negare a seconda della profondità dell’orizzonte e del colore del cielo. Se è rosso, rosso come la Openjobmetis di oggi, bel tempo si spera. Per dire: con una squadra come quella dello scorso anno a disputarla, anche la Basketball Champions League sarebbe passata in cavalleria come la “coppetta” atto secondo. Al netto dell’oggettività di avversari più forti e prestigio più accentuato anche in termini economici della Bcl rispetto alla Fiba Europe Cup, ciò che cambia davvero la definizione è la competitività di chi il cammino lo deve affrontare. Questa Varese ha le carte in regola per macinare strada in Europa senza trascurare il campionato (come invece è avvenuto lo scorso anno): benvenuto sia il doppio impegno allora, con la sua catena senza fine di pagine da voltare rapidamente.

Domenica era Brindisi, oggi sarà Neptunas, Lituania. Verso la quale non è partito Kristjan Kangur, l’eroe del match contro l’Enel. Vi ricordate l’ormai celeberrimo “riposo” di Ukic contro Ostenda? La defezione, programmata, del croato dalla trasferta belga scatenò un polverone: ma come? La star a casa e gli altri a far fatica, su e giù da un aereo? Con Kangur non accadrà, che la motivazione afferisca a qualche linea di febbre o, più probabilmente, al bisogno di un paio di giorni di restyling fisico. Le prospettive, d’altronde, sanno influenzare anche le polemiche.n