La salvezza senza mercato. Varese mischia i suoi uomini

In mancanza di correttivi esterni, ipotizziamo come coach Caja potrebbe cambiare gli assetti della squadra

Avramovic in quintetto, Eyenga da “quattro” vicino ad Anosike, “Dom” Johnson spostato in ala piccola: l’esperimento di una Varese che proverebbe a cambiare pelle senza mutare gli addendi che la sommano.

Con il mercato per il momento bloccato e senza dunque nuovi arrivi all’orizzonte, lo staff tecnico biancorosso si interroga su eventuali soluzioni interne per migliorare l’impatto della Openjobmetis sul campo, in vista del rush finale del campionato e di una lotta salvezza che si annuncia improba.

A partire dal prossimo match in calendario Caja potrebbe mischiare le carte a disposizione, modificando gli assetti della sua squadra. All’apice del secondo mese di lavoro, il coach pavese ha ora una visione più chiara del materiale tecnico con cui convivere, visione che contempla anche le mancanze che potrebbero essere sanate solo ricorrendo a correttivi: stante “l’impossibilità” di farlo, è forse arrivato il momento di fare delle scelte.

Lecito ipotizzarle. Caja sul parquet ha due generali intoccabili, che rispondono ai nomi di Eric Maynor e Oderah Anosike: al primo sono state riconsegnate le chiavi del comando dopo che lo stesso play è stato più volte messo in discussione durante l’era Moretti per le non eccelse prestazioni collezionate; il secondo, con l’arrivo dell’Artiglio, è cresciuto in fiducia, rendimento e cifre, arrivando a costituire un punto di forza dopo mesi da “pecora nera” agli ordini dell’allenatore

toscano. La terza punta della stella “cajana” è Giancarlo Ferrero, reinventato come “quattro” titolare, ma riciclabile anche come jolly – dotato di un consistente minutaggio, certamente diverso da quello che gli veniva concesso da Moretti – dalla panchina. Posto che il punto più debole della Openjobmetis è riconoscibile attualmente in Kristjan Kangur, lontano parente del giocatore in grado di essere il collante della squadra e di dare il suo apporto sotto canestro, ecco la possibilità di spostare Eyenga vicino ad Anosike, chiedendo al congolese gli stessi compiti attualmente svolti da Ferrero, con la garanzia – però – di chiederli a un giocatore con più fisico e con più atletismo rispetto all’uomo di Bra, che a quel punto diventerebbe cambio importante nei due spot di ala.

Conseguenza dello slittatamento di Eyenga sarebbe Dominique Johnson ala piccola e l’inserimento di Aleksa Avramovic in guardia. Cosa ci guadagnerebbe Varese? Il serbo – pur in parabola discendente rispetto al buon inizio di stagione – è uno dei pochi elementi del roster in grado di inventare in penetrazione: sfruttare questa sua peculiarità potrebbe aumentare il fatturato offensivo del gruppo; con Johnson scalato, infine, si migliorerebbe decisamente la pericolosità perimetrale in posizione “3”, così completando un plateau di esterni (Maynor, Avramovic e Johnson appunto) teoricamente non più “battezzabile” da fuori.

Che una strada del genere sia praticabile negli “starting five” o nei quintetti da schierare a partita in corso, poco cambia il concetto: la salvezza – senza mercato – passerà anche da queste invenzioni.