La Varese che sogna e fatica Applaude la sua Tre Valli

È la corsa che si avvicina al percorso mondiale di Ponferrada, la Tre Valli Varesine che si corre oggi, terza e ultima prova del Trittico Lombardo. È quasi un percorso in fotocopia di quello iridato che va in scena in Spagna domenica 28, «un tracciato che abbiamo modificato assieme agli organizzatori per rendere le difficoltà simili a quelle del mondiale», evidenzia il commissario tecnico della nazionale azzurra Davide Cassani.

Aveva visionato il tracciato lo scorso 11 aprile assieme a (presidente della società organizzatrice, l’Alfredo Binda) e aveva dato dei suggerimenti per rendere più ostico e più vicino a quello spagnolo il circuito cittadino.

Il ct già conosceva le strade di Varese avendo ancora negli occhi e nel cuore il mondiale vinto da nel 2008. Lui, allora, era telecronista della Rai. Da responsabile della nazionale ha voluto che ci fossero delle modifiche per meglio introdurre i suoi corridori al clima mondiale. Al termine della Tre Valli Varesine, Cassani diramerà la lista degli undici corridori che andranno con lui in Spagna per provare a conquistare l’iride che manca da sei anni all’Italia cioè da quando, proprio a Varese in via Aldo Moro, Ballan lasciò tutti sui pedali e andò a prendersi il mondo all’ippodromo.

Come ovvio che sia, il percorso varesino non potrà mai essere una fotocopia di quello iberico, però per Cassani questa « Tre Valli è una corsa nella quale non ti puoi nascondere; è impossibile che tu possa bleffare prima di tutto per la lunghezza del percorso (200 chilometri), poi per la durezza del circuito con le salite che riesci a fare solo se sei in condizione altrimenti rimani indietro. È una corsa molto delicata». Quindi il ct si attende delle indicazioni dai corridori azzurrabili «anche se, capirete, non posso fare i nomi. È chiaro che a dieci giorni dal mondiale ho le idee chiare; dubbi ne ho pochi, spero che la Tre Valli me li sciolga e spero anche che non me ne faccia venire altri».

Non starà certo a vedere la corsa iridata in televisione . Lui sarà il capitano dell’Italia pur «non avendo la forma che ha avuto al Tour, questo lo sapevo ed era da mettere in conto, ma in queste prime due corse (Bernocchi ed Agostoni) Vincenzo l’ho visto discretamente bene anche se ha ricominciato a correre solo due giorni fa. Oggi c’è la Tre Valli poi altre due corse e penso di averlo in discreta forma per la Spagna. Il mondiale è una corsa strana che si corre in un giorno solo ed in circuito: c’è sempre il rischio di perdere la concentrazione. Nibali mi sembra un corridore che può fare bene anche in queste tipi di gare e lo ha dimostrato lo scorso anno con il quarto posto, ma dopo una caduta».

Ma Cassani punta sul «collettivo, sulla compattezza di una squadra che ritengo forte e che, vedrete, sarà affiatatissima».

In un’ipotetica griglia «l’Italia la metterei in terza fila. Non partiamo tra i favoriti, ma facendo leva sul collettivo, sulla capacità di fare gruppo dei ragazzi, andiamo là per combattere e per stare in corsa fino all’ultimo. Per le nostre caratteristiche avrei preferito un percorso mondiale più duro; non abbiamo l’uomo da battere e nemmeno abbiamo un corridore veloce che sappia mettere la ruota davanti a tutti nell’ultimo metro. Non ho un o un per intenderci».

Prendendo a prestito i ruoli calcistici a Cassani «manca il centravanti». Commenta il ct: «Ho che è forte, ma non è veloce; ho gente come , , se sarà dentro, lo stesso che però quest’anno non ha vinto una corsa. Come tutti sapete eravamo partiti puntando su ma poi le cose sono andate come sono andate. L’unione sarà la nostra forza e comunque l’Italia è una squadra forte. C’inventeremo qualcosa per portarci a casa la maglia iridata».

E l’ispirazione potrebbe arrivare dai compianti e , due che con la maglia iridata avevano stabilito una stretta parentela: «Cercherò di fare tesoro dei consigli che mi ha dato Alfredo e anche quelli ricevuti da Franco, anche se lui aveva un corridore come Bettini».

Ma anche Varese e le strade che resero magico quell’indimenticabile mondiale, potrebbero indicare a Davide Cassani la direzione per vedere l’azzurro tingersi con i colori dell’iride. Tornare in Italia con una maglia che mette i brividi al solo pensiero servirà a proclamare questa Tre Valli davvero mondiale.

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