L’andata biancorossa ai raggi X

Difesa, attacco, palle inattive, marcatori: con questi numeri il Varese è in cima

Un girone di andata chiuso in testa, proprio come si voleva e come ci si aspettava. Il Varese, appollaiato in cima alla classifica a pari punti con il Chieri, a quota 36, arriva alla pausa guardando tutti dall’alto. Un girone di andata che ha lasciato impressioni ben precise e anche numeri interessanti da analizzare.

La prima cosa che salta all’occhio ripercorrendo le prime 17 giornate di questo girone A di Serie D è la fase difensiva granitica di questo Varese. In tutto il girone di andata, i biancorossi hanno subìto soltanto 12 reti, di cui 8 al Franco Ossola e solo 4 in trasferta. Meglio del Varese ha fatto solo il Borgosesia, che è finora la miglior difesa del campionato con 10 reti al passivo.

Ma entriamo ancora di più nel dettaglio: il Varese ha mantenuto la porta inviolata (clean sheet, come lo chiamano Oltremanica) in ben 10 partite su 17, quasi nel 60% dei casi. In queste 10 partite senza subire gol, in porta c’è stato sempre Pissardo (a parte uno spezzone di Consol ad Inveruno) e la coppia difensiva centrale (titolare) per sette volte è stata composta da Ferri e Viscomi, per due volte da Ferri e Luoni e per una da Ferri e Simonetto. Una garanzia di rendimento e di affidabilità, che cresce di partita in partita. Merito anche di una batteria di laterali difensivi giovani che, pur con alti e bassi, si è comportata egregiamente. Un dato che a lungo andare potrà pagare, e non poco, soprattutto se si considera che il Chieri di gol ne ha incassati 18 e la Caronnese 19, differenze non marginali.

Facciamo un salto in avanti, dalla difesa all’attacco. Il Varese ha segnato 26 gol in 17 partite, in media 1,5 ad allacciata di scarpe.

Non tantissimi, a dire il vero, per una squadra che punta a vincere il campionato. Nello specifico, però, nelle 11 partite giocate dai biancorossi con Baiano in panchina, la media è secca: 22 gol fatti, 2 a partita. Segnale di una crescita anche di condizione da parte di tutto il reparto offensivo, nonostante il calo netto fatto registrare da Scapini.

Ma non è tutto, perché nel dato dei gol segnati emerge una regolarità importante nelle reti maturate da calcio piazzato. A onor del vero, il lavoro sulle palle ferme era stato portato avanti con decisione anche da mister Ernestino Ramella nelle prime 6 giornate, ed infatti 3 dei 5 gol complessivi segnati dal Varese arrivarono proprio da fermo.

Il dato complessivo parla di 16 reti su 26 nate da calci di punizione, da calci d’angolo oppure realizzate su calcio di rigore. Dal dischetto il Varese è stato impeccabile, con Giovio che ne ha segnati quattro (Bra, Caronnese, Varesina e Gozzano) e Rolando che si è preso la responsabilità domenica contro il Verbania, spiazzando il portiere.

In tante altre occasioni il Varese ha saputo sfruttare la sua fisicità nelle azioni a palla ferma e, dato ancora più netto perché recente, tutti gli ultimi 8 gol segnati dal Varese sono nati così.

Negli ultimi giorni, anche in chiave mercato, si è parlato di un Varese alla ricerca di un bomber prolifico, che garantisca gol certi nella seconda parte di stagione. Bene, analizzando le prime 17 partite anche sotto questo punto di vista, si scopre che il Varese ha portato in gol 10 giocatori diversi, tanti quanti il Chieri (che di gol ne ha però segnati 36) ed uno in più della Caronnese, che ha segnato con 9 giocatori, ma che di 32 gol totali ne ha visti marcare ben 21 dalla sola coppia Mair-Corno, oltre il 60%.

L’attacco biancorosso ha fornito alla causa 18 gol su 26 (7 Giovio, 5 Scapini, 2 Piraccini, 2 Rolando, 1 Becchio ed 1 Moretti). Una capacità di segnare molto ben diffusa e che, pur senza un vero accentratore, sta tenendo il Varese in cima alla classifica. Da contraltare c’è però da sottolineare anche che sono solo 7 in tutto il girone di andata le partite in cui il Varese ha segnato due o più gol in una sola partita. Un dato che è però aumentato nel finale di questa prima parte di stagione e che certifica dunque una crescita graduale e costante dell’attacco.