Le premesse non mancano. Adesso tutti al lavoro

Il punto di Gabriele Galassi dopo il doloroso ko del Varese con la Caronnese

“È un altro Varese: si può perdere, conta il come”. Così la pensavamo domenica, dopo il pur doloroso ko contro la Caronnese, che ha spinto i biancorossi a -4 dal Chieri. Così confermiamo oggi, sottolineando i fattori positivi e ragionando anche su alcune situazioni (due, in particolare) che Baiano deve risolvere. Con la giusta calma. E la necessaria fretta.

Partiamo dalle parole del mister: «C’è ancora da lavorare». La cosa positiva è che c’è qualcosa su cui lavorare. Un’importante base, vista tanto nella vittoria col Pinerolo quanto nella sconfitta con la Caronnese: l’atteggiamento. Il Varese ha dimostrato voglia di aggredire, di imporsi. Di giocare per vincere e non di cercare di vincere. Non si è accontentato di sperare di avere il momento buono per colpire, ma ha cercato di costruirselo. È quanto successo nei primi 20’/25’

dei due primi tempi e nella parte iniziale e finale dei due secondi tempi. Squadra corta, gioco in mano, tentativi di costruire. Ecco, tentativi: nei momenti in cui si spinge va trovata più fluidità e velocità nella manovra – non trovata a sufficienza dal centrocampo nelle due partite, spesso al lavoro in orizzontale, raramente in verticale – e più movimento tra le linee, qualunque sia la posizione di partenza di chi deve ricevere o rendersi pericoloso. Da qui si apre il capitolo Giovio, primo punto fondamentale: per fare il salto di qualità, e vincere, il 10 resta imprescindibile. Baiano ha incassato la sua disponibilità di giocare largo nel tridente: può farlo, a patto di essere rifornito. E, come chiede il mister, di cercarsi spazio tra le linee, anche accentrandosi, provando a costruirsi le condizioni per essere un fattore. Secondo punto: come detto dal mister «Non si può pressare (o, comunque, tenere in mano la partita) per tutti i 90’». Questo Varese sembra intenzionato a “fare” la partita molto più che subirla. Ma in una partita vanno messi in conto anche i momenti in cui l’iniziativa passa all’avversario; o in cui subentra la fatica. Un punto che deve andare in cima all’ordine del giorno è quindi l’attenzione a non allungarsi e a non concedere spazi tra le linee dove gli avversari si possono infilare. L’ha fatto Gasbarroni, rimanendo lontano dalla porta (bene); l’ha fatto Galli, volando indisturbato a incornare il vantaggio della Caronnese (male). C’è da migliorare. E ci sono tutte le possibilità di farlo. Con la giusta calma e la necessaria fretta. Al lavoro, Ciccio Baiano. Al lavoro, biancorossi.