L’Openjobmetis ingaggia Deane E stasera sfida Milano campione

Ecco le notizie che Gianmarco Pozzecco attendeva con ansia: la Openjobmetis ha aggiunto un tassello all’organico ingaggiando l’americano Willie Deane, che giocherà da comunitario avendo il passaporto bulgaro.

Deane, classe 1980, nativo dello Stato di New York, ha nel curriculum un’ottima militanza ncaa a Purdue e un lungo girovagare europeo. Ha giocato in Grecia, Turchia, Russia, Bulgaria (dove l’hanno gratificato del passaporto), Lituania, Polonia, Francia, Ucraina e Spagna. Più due parentesi italiana, alla Virtus Bologna e lo scorso anno a Milano.

Deane si presenta con credenziali di eclettismo, talento ed esperienza. Può fare il play e la guardia, caratteristica che la società inseguiva. Ha firmato per un anno con opzione sul secondo.

Acquisito il play-guardia comunitario che avrà il compito di affiancare Robinson in cabina di regia, sullo sfondo resta il possibile avvicendamento nel ruolo di vice Daniel, con Affia Ambadiang destinato al prestito in categorie inferiori e il “pour parler” finora intercorso con Denis Marconato, 39enne pivot in cerca di una sistemazione dopo i sei mesi trascorsi a Cantù.

Questione di soldi innanzitutto, perché è chiaro che la società ora dovrà valutare disponibilità e risorse per intervenire eventualmente anche sotto canestro.

Intanto stasera alle 21 a Desio ad attendere i biancorossi c’è l’Armani Jeans campione d’Italia: un test di sicuro prestigio, ma certamente complesso per una squadra reduce da tre sconfitte consecutive nelle ultime amichevoli disputate e ancora mancante di uno, o forse addirittura due tasselli utili, dalla panchina, a dare respiro al quintetto costruito durante l’estate.

La squadra lavora per migliorare la condizione atletica generale. «Giocare spesso serve proprio a quello, anche se è inevitabile che in questo momento per alcuni ci sia poco spazio per rifiatare, ma è una questione che ben conosciamo», sottolinea il team manager Max Ferraiuolo.

Da rivedere in particolare, già da stasera, lo stato di forma dei “pesi massimi” Kangur e Callahan, apparsi più in difficoltà degli altri nel match perso mercoledì contro Cantù. Da valutare inoltre la situazione di Robinson, alle prese in questi giorni con un leggero stato influenzale.

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