Masnago fortino? Ci si salverebbe

La lunga corsa verso la salvezza: ecco il raffronto tra il calendario di Varese e quello delle avversarie dirette

La salvezza? Passa da 5 vittorie, tutte casalinghe: Masnago deve tornare ad essere quel fortino che in questa stagione – in realtà – non è mai esistito (il ruolino finora è di 3 soli successi a fronte di ben 7 sconfitte). Mantenere da qui in poi immacolato il parquet del PalA2A servirebbe a raggiungere quella quota 20 punti che dovrebbe bastare per restare in Serie A.

Facciamo un’analisi del calendario che attende la Openjobmetis Varese da qui alla fine del campionato, confrontandolo con quello delle altre tre pretendenti al penultimo, salvifico, posto: Cantù, ma soprattutto Pesaro e Cremona. Ogni vaticinio dovrà passare alla prova del campo, con l’avvertenza che la stessa – mai come quest’anno – si presta ad essere infida e davvero imprevedibile.

Quelli che sembravano aver cambiato passo dopo la cacciata del “reietto” Kurtinaitis hanno perso quattro delle ultime cinque partite, rientrando di diritto tra le pretendenti alla salvezza.

Dall’alto dei 14 punti già in saccoccia, tuttavia, la pratica non dovrebbe essere problematica da sbrigare per i “cugini” brianzoli. Quattro vittorie sono pienamente alla portata: Capo d’Orlando in casa alla ripresa del campionato, Brindisi tra le mura amiche all’8°, Varese ancora in casa (gli scongiuri vanno ovviamente in senso opposto…) alla 10°, Pistoia alla 12°. Farebbero 22 punti di bottino finale, due in più della teorica quota salvezza da noi prevista.

Con un Hazell in più nel motore, la Consultinvest si appresta ad affrontare un calendario non facile. Noi le “cuciamo” addosso 8 punti più o meno sicuri: Reggio Emilia all’8°, Cremona alla 10°, Caserta alla 12° (tre partite da disputare all’Adriatic Arena), Pistoia da espugnare alla 13° (non scontata). Vero è che anche la Reggio ondivaga di quest’anno rimane comunque un osso duro, ma certamente più abbordabile di una Sassari (la prossima gara) o di una Milano (alla 14°). Le altre trasferte (Venezia, Varese, Trentino, Brindisi e Capo) sono difficili: qualche possibilità per i marchigiani a Brindisi e, ahinoi, proprio a Varese, campo su cui le servirebbe vincere e ribaltare il -4 dell’andata. Con 8 punti Pesaro salirebbe a 20 punti.

La Vanoli continuerà il cammino con la stessa forza che domenica ha letteralmente spazzato via Torino? Cinque vittorie sono pienamente alla sua portata: Venezia o Sassari (in casa rispettivamente alla 5° e alla 9°), Capo d’Orlando (7°), Brescia (11°), Cantù (13°), Reggio Emilia (15°), match da giocare al PalaRadi. I viaggi? Difficili (Brindisi, Pesaro e Varese) e impossibili (Milano e Avellino). Senza colpi esterni la Vanoli arriverebbe dunque a 20 punti.

Pistoia (la prossima), Pesaro alla 7°, Capo alla 9°, Trentino alla 12°, Cremona alla 14°: 5 vittorie indispensabili per toccare i 20 punti, fissando inoltre un 2-0 nei confronti diretti contro Pesaro e rintuzzando lo svantaggio con Cremona (una vittoria varrebbe l’1-1, difficile recuperare il -14 dell’andata…). Cinque successi da cui passerebbe questa benedetta salvezza: se i calcoli fatti finora si rivelassero esatti, sarebbe parità a tre a quota 20, con Varese che si farebbe però preferire a Cremona e Pesaro per il 3-1 nella classifica avulsa.

Perdere il servizio in casa sarebbe invece devastante e forse definitivo (in negativo). Un colpo in trasferta (sì, ma dove? Non ad Avellino, 6° giornata, né a Reggio, 11°, né a Venezia, 13°… Le uniche possibilità a Brescia, 8°, e Torino, 15°. Oltre al derby, si capisce…) aiuterebbe. D’altro canto, tuttavia, conquistare due punti anche lontano da Varese potrebbe diventare necessario in caso di sorprese non previste di Consultinvest e Vanoli.