Mercato Varese: Rivas, Forte e Rea Dalla Viola un altro Leo

L’ultimo giorno di trattative ha portato al Varese quattro nuovi giocatori. Anzi potremmo dire sei rinforzi e più precisamente gli ex Emanuel Rivas e Francesco Luoni, i giovani Leonardo Capezzi e Bruno Petkovic e i due biancorossi che erano in partenza: Luca Forte e Angelo Rea. Questi ultimi sono forse i colpi più pregiati: il fatto che siano rimasti rivelano la volontà della dirigenza di credere nel progetto di Stefano Bettinelli.

Il tecnico incontrerà i nuovi già questo pomeriggio e ha già salutato i giocatori in partenza: Matteo Momenté e Luca Tremolada: il primo è andato all’AlbinoLeffe, il secondo alla Reggiana.

Non abbiamo mai smesso di ribadire che la priorità del Varese era quella di prendere un esterno di qualità per il centrocampo. Passate le 22.30 di ieri sera, e cioè ormai nell’ultima mezz’ora del calcio mercato, la dirigenza biancorossa è riuscita a piazzare il colpo e a far tornare a Varese Emanuel Rivas.

L’argentino che ha passaporto italiano ed è nato il 17 marzo del 1983 è si è svincolato dallo Spezia e aveva già vestito la maglia del Varese nella seconda metà della stagione 2011-2012, giocando appena 11 partite e segnando un gol, nella partita casalinga con il Gubbio, vinta 1-0: Rivas, velocissimo, aveva rubato il tempo a Granoche, fiondandosi su un assist perfetto di Neto Pereira e mettendo nel sacco al sesto del primo tempo. La rapidità è proprio una delle caratteristiche di Rivas,

forte tecnicamente e con la capacità di saltare l’uomo nell’uno contro uno. Insomma, l’ideale per il gioco di Stefano Bettinelli: l’allenatore ama ripetere che «senza ali non si vola» e adesso il Varese è ben fornito sugli esterni. Al veterano Zecchin e al rampante Falcone, autore di un’ottima prestazione contro lo Spezia alla prima di campionato, si aggiunge ora Rivas e ci sono sempre Cristiano, adattabile anche al ruolo di terzino sinistro, e il giovane Scapinello, più che mai determinato a sfondare nel calcio che conta.

Se Petkovic è un altro ragazzo che deve farsi le ossa, Luoni è una vecchia conoscenza del Varese: è cresciuto proprio con le giovanili biancorosse ed è stato allenato da Bettinelli.

Leonardo Capezzi, centrocampista centrale della Fiorentina nato il 28 marzo del 1995 a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, è arrivato in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Il giocatore ha collezionato 55 presenze nella Primavera viola, segnando 10 gol e ha assaggiato anche la prima squadra, come è accaduto nel novembre dell’anno scorso, quando è stato gettato nella mischia in Europa League, durante la trasferta in Romania con il Pandurii, vinta 2-1 dalla Fiorentina.

Capezzi ha giocato l’ultimo quarto d’ora, sostituendo Roncaglia, con il risultato ancorato sull’1-1. «Sei entrato tu, hai cambiato il volto alla partita, abbiamo vinto. Bravo»: pare che gli abbia detto così il compagno di squadra Aquilani e a Firenze si guarda a Capezzi, come a un talento che potrà diventare un patrimonio per il club viola. Ora dovrà confermarsi sull’impegnativo palcoscenico della serie B, ben più ruvido e competitivo rispetto al campionato Primavera: il centrocampista ha scelto il numero 28, in onore della sua data di nascita, e sarà al campo di Malnate già questo pomeriggio, per l’allenamento delle 16. Queste sono le prime dichiarazioni di Capezzi: «Sono emozionato, andrò a Varese per crescere e migliorare, con la speranza di tornare a Firenze. Io come Babacar e Bernardeschi? Li sento tutti i giorni, hanno fatto cose grandissime lo scorso anno in B e spero di poterli imitare. Montella mi ha sempre aiutato molto e lo ringrazio per questi due anni. Ho ricevuto l’in bocca al lupo dal capitano Pasqual, e la cosa mi ha fatto molto piacere».

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