Missione Serie A2, l’attesa sta per finire. Buon viaggio Varese

Fra otto giorni via ai playoff

Godetevi il viaggio, ragazze. Che non sarà quello che vi porterà a Catania o a Scafati, mettendovi davanti ad una partita senza ritorno. Il viaggio, quello vero, sono i passi di questi giorni sul linoleum di una palestra che chiamate casa, perché profumano di un sogno da cullare con la mente e sfogare con l’impegno e il sudore, in attesa che tutto si compia.

Qui Varese: -8 alle semifinali playoff, destinazione A2, meta che la società guidata da Linda Brautigam cerca ininterrottamente da 3 anni. L’augurio di cui sopra non è farina del nostro sacco, quanto di quello di un coach che cerca sempre di allenare l’anima oltre al corpo: «Ho chiesto alla mia squadra di godersi questo lungo cammino di preparazione (la stagione regolare è finita l’8 aprile ndr) – spiega Lilli Ferri, guida della Pallacanestro Femminile Varese 95 – È il momento più bello: le partite sono solo dei soffi che volano via».

Il 2° posto ottenuto nella fase regionale ha regalato alle biancorosse la qualificazione diretta al penultimo atto, nel quale affronteranno un avversario deciso dallo scontro tra le siciliane e le campane (Catania è avanti di 4 dopo i primi 40 minuti di una sfida che si completerà in questo weekend). Meno imbattibile che in passato (ma quanto conta perdere una partita in più o in meno in campionato quando i conti si fanno dopo?), alle prese con gli infortuni (tre playmaker su tre –

Rossi, Ghielmi e Biasion – con guai fisici), ma tanto consapevole che il bello debba ancora venire, Varese si troverà davanti a delle incognite da affrontare con i dettami imparati nei mesi scorsi: «Sono stata un martello pneumatico per tutto l’anno – scherza Ferri – Una rompicoglioni alla Ettore Messina. Fondamentalmente perchè più cose abbiamo nel nostro bagaglio più pronte saremo. In questo mese sto chiedendo alle mie giocatrici qualche sforzo in più e la risposta è stata positiva». Lo storico della stagione mette in evidenza un punto focale: quando la Varese Femminile è entrata in campo con la testa giusta, non ce n’è stato più per nessuno: «I valori tecnici sono nulla senza il giusto atteggiamento mentale. Noi lo abbiamo dimostrato sia in positivo che in negativo quest’anno, vincendo contro squadre attrezzatissime o perdendo contro formazioni meno competitive di noi».

Cancelliamo tutto: davanti c’è un libro bianco. Il primo appuntamento per riempirlo è domenica prossima a Gazzada, perché gara 1 si giocherà fra le mura amiche. Sarebbe stato meglio iniziare fuori casa? «Il sorteggio ha deciso così e va bene – taglia corto il coach – Mettiamo da parte qualsiasi scaramanzia: quella nasce dal terrore di volersi impossessare del futuro. Noi, invece, vogliamo solo vivere il presente, minuto per minuto».