Monacizzo architrave, Palazzolo ninja. Fiducia Iacolino, Longobardi sudore e gol

Zazzi, noi ci crediamo ancora. Rolando, questa è la fame giusta. Le pagelle di Gabriele Galassi

Cinque tiri nello specchio e tre gol presi, con il primo ravvicinato ma non imprendibile. Deve riuscire a dare di più, per far crescere le certezze sue e dei compagni.

Non è il suo ruolo e quando difende fa fatica: Duguet, un osso duro, riesce a sfondare più di una volta. Però ci mette il coraggio per non farsi affondare dalle difficoltà: così, sale per dare contributo ai compagni e fastidio agli avversari. E così maturano i due assist di giornata.

Aver vicino Ferri gli dà sicurezza: ne esce una prova di aiuto ai compagni e solidità.

Rientro fondamentale, perché è una certezza per i compagni. E anche perché da loro pretende sempre il massimo.

L’eurogol è il primo passo per sbloccarsi (
: ingresso timido).

L’architrave del centrocampo e della squadra: fa legna e dà equilibrio. E fa pure gioco: meraviglioso il filtrante da cui nasce il 4-2. A volte sbaglia: ma lo fa sempre con coraggio e mai con timore.

Non è ancora in formato professore, ma è un altro rispetto alle prime tre uscite.

Smetteremo di bastonarlo quando smetteremo di credere in lui. Per ora, non è così: su la testa e facci vedere quello che sai fare (: ingresso con attributi).

Quando gioca prima per gli altri che per sé gli si può concedere anche un dribbling in più. Basta che lo prenda sempre con la fame vista ieri (
: La sua velocità esaurisce le energie della Pro Sesto. In partenza è un colpo di fucile, imprendibile; appena capirà anche cosa fare dopo il decollo, sarà inarrestabile).

Un ninja, silenzioso e letale: quando attacca, perché vede la porta e, ancor di più, sente il sangue; quando difende, perché ha forza, tecnica e intensità. E allora perché diavolo Palazzolo non è un titolare fisso? La risposta la dà lui: «Devo essere più continuo». L’occasione (cioè la stima di Iacolino) ce l’hai: quindi, sta a te.

Quel 3-0 non realizzato avrebbe potuto pesare. Quel 3-1 realizzato pesa: è un gol sporco e brutto, ma voluto e cercato. E la sua maglia zuppa di sudore è un esempio da appendere alla porta degli spogliatoi.

Il primo passo è fatto: ha convinto la squadra di valere più di quanto visto fin qui. Ora lavorerà sugli errori. E li correggerà: perché ha fiducia, in sé e nei suoi.