Nella bagarre della volata la freccia giusta è ancora Kittel

Il tedesco è velocissimo (73 km/h) e beffa tutti sul traguardo di Troyes

Ormai le volate del Tour de France, di questo Tour de France, sono anarchia assoluta, con una sola certezza: il più forte è il tedesco Marcel Kittel, che a Troyes ottiene il suo secondo successo in questa edizione del Tour de France, l’undicesimo complessivo in carriera alla Grand Boucle, il quindicesimo in un grande giro.

Una volata in cui, detto del successo di Kittel, è successo di tutto: Demare, con qualche testata di qua e qualche spallata di là, ha percorso gli ultimi duecento metri ad un centimetro dalle transenne. Nacer Bouhanni, che non avrà ancora digerito la mancata vittoria a Vittel (lui è di Epinal, lontanocirca 40 chilometri), ha scelto le cattive maniere come spesso gli capita e Jacopo Guarnieri, italiano della FDJ, poco dopo il traguardo gli ha rivolto in diretta tv epiteti non riportabili in queste righe.

Insomma, dopo la squalifica di Sagan ed i cerotti di Cavendish, entrambi costretti ad abbandonare la corsa, nessuno ha optato per il profilo basso e per le buone maniere. Giusto per gradire, Marcel Kittel ha toccato la velocità massima di 73 km/h durante lo sprint, che ricorda molto lo spunto veloce di Fernando Gaviria all’ultimo Giro d’Italia nella vittoria di Tortona: 72,8 km/h. Mestiere da funamboli, via.

In tutto ciò la Bora-Hansgrohe, formazione di Peter Sagan, ha presentato un ulteriore ricorso (dopo due tappe) per la riammissione di Peter Sagan, che è stato per forza di cose rigettato. La classifica perlomeno, dopo il ring di Troyes, non ha subito sussulti e vede ancora Chris Froome a comandare davanti a tutti con dodici secondi di margine sul compagno Geraint Thomas e quattordici sul nostro Fabio Aru, che sta scaldando le gambe per i prossimi arrivi in salita, specialmente quelli di domani e di domenica.

O meglio, domenica quello di Chambery non sarà un vero e proprio arrivo in salita, ma prima del traguardo il gruppo affronterà sette GPM di cui tre di Hors categorie: insomma, tanta tanta salita. Dopo sei tappe, da Dusseldorf a Troyes, il Tour si avvicina alle alpi ma oggi vivrà un’altra giornata per le ruote veloci.

Da Troyes si va a Nuits-Saint Georges, 213,5 chilometri che non prevedono grosse difficoltà sotto il piano altimetrico. Dunque, prima dell’antipasto alpino, si arriverà allo sprint per la quarta volta in sette frazioni, a meno di qualche colpo di scena.

ORDINE D’ARRIVO 8°TAPPA TOUR DE FRANCE

1-Marcel Kittel (Ger) in 5h05’34”; 2-Arnaud Demare (Fra) st, 3-Andrè Greipel (Ger) st, 4-Alexandre Kristoff (Nor) st, 5-Nacer Bouhanni (Fra) st, 6-Dylan Groenewegen (Ned) st, 7-Michael Matthews (Aus) st, 8-Daniel McLay (Gbr) st, 9-Rudiger Selig (Ger) st, 10-John Degenkolb (Ger), 39-Fabio Aru (Ita) st, 51-Geraint Thomas (Gbr) st, 56-Chris Froome (Gbr) st.

CLASSIFICA GENERALE DOPO 8 TAPPE

1-Chris Froome (Gbr) in 18h38’59”; 2-Geraint Thomas (Gbr) a 0:12, 3-Fabio Aru (Ita) a 0:14, 4-Daniel Martin (Irl) a 0:25, 5-Richie Porte (Aus) a 0:39, 6-Simon Yates (Gbr) a 0:43, 7-Romain Bardet (Fra) a 0:49, 8-Alberto Contador (Spa) a 0:52, 9-Nairo Quintana (Col) a 0:54, 10-Rafal Majka (Pol) a 1:01, 11-Rigoberto Uran (Col) a 1:01, 12-Pierre Latour (Fra) a 1:07, 13-Louis Meintjes (Rsa) a 1:24, 14-Emanuel Buchamnn (Ger) a 1:29, 15-Jakob Fuglsang (Pol) a 1:33.

CLASSIFICA MAGLIA A POIS 1-Fabio Aru (Ita) 10 pt, 2-Daniel Martin (Irl) 8, 3-Chris Froome (Gbr) 6.