Nibali lotta da Squalo Ma a gioire è Albasini

È svizzero il vincitore della 94ª Tre Valli Varesine: sul traguardo di via Marcobi il 34enne Michael Albasini (dell’Orica GreenEdge, team australiano che fa base all’hub di Gavirate), natali grigionesi e presente ticinese, ha bruciato in una volata ristretta gli azzurrabili Sonny Colbrelli e Filippo Pozzato.

Vincenzo Nibali – acclamatissimo dai tanti appassionati che hanno seguito la corsa nonostante la pioggia – è caduto a pochi chilometri dal traguardo: per lo Squalo, comunque, si è trattato di uno scivolone senza conseguenze. Simone Ponzi si è aggiudicato il diamante assegnato al corridore più regolare del Trittico Lombardo, bissando il successo dell’anno scorso.

Per quanto riguarda i corridori varesini, da segnalare la buona performance di Ivan Santaromita, compagno di squadra del vincitore, spesso in testa al gruppo, col quale ha tagliato il traguardo. A lungo nelle prime posizioni del plotone Ivan Basso, che però nel finale ha messo il piede a terra.

La giornata grigia e piovosa non ha spaventato i tanti varesini (e non solo) che sono scesi in strada per seguire da vicino la corsa. Una Tre Valli che si prospettava di alto profilo, non solo per il cast davvero da urlo, ma soprattutto perché arrivava a soli dieci giorni dal Mondiale di Ponferrada. Il ct Davide Cassani ha annunciato i nomi degli 11 azzurri proprio al termine della gara.

Già dalla partenza di Luino i ritmi sono elevati. La prima fuga arriva sull’Alpe Tedesco: protagonisti il kazako Dyachenko e Carboni, ai quali si aggregano poco dopo anche Sprengers, Galviz (primo a perdere contatto), Garcia, Mihaylov e De La Cruz.

Il vantaggio dei fuggitivi prende consistenza all’ingresso nel circuito di Varese (da percorrere dieci volte, con la salita iridata del Montello come principale insidia): il margine supera anche i due minuti, mentre dietro sono soprattutto la Cannondale e la nazionale italiana (mista Elite e Under 23) a fare l’andatura.

Quando dietro anche la Bardiani alza i ritmi il vantaggio scema, finché i fuggitivi vengono ripresi. Segue una fase di scatti e controscatti, contraddistinta dai tentativi del gruppetto composto da Rosa, Feillu, Meier, Pagani, Filosi, Van Zyl e Madrazo. Nel penultimo giro il gruppo torna compatto e sulla salita di Bobbiate cominciano a darsi battaglia anche i corridori più attesi, con Nibali che si mette in luce.

All’ultimo giro arriva la selezione decisiva. In testa si porta un gruppo di 11 corridori: lo svizzero Albasini, il croato Durasek, gli italiani Pozzato, Rebellin, Colbrelli, Zardini, Bongiorno, Damiano Caruso, Gasparotto, Pellizotti e Finetto.

Sull’erta del Montello Pellizotti perde terreno. Nel frattempo, la pioggia si fa via via più intensa, e sull’asfalto bagnato, in discesa nell’abbordare una curva, scivolano prima Bongiorno, poi Gasparotto e Vincenzo Nibali, la cui corsa finisce sull’asfalto ma senza danni.

Il gruppo di testa, comunque, non può più essere ripreso e nel cuore di Varese i numerosi tifosi assiepati a bordo strada assistono a una volata ristretta. Finetto cerca il colpo da finisseur, Sonny Colbrelli lo va a prendere e sembra lanciato verso la vittoria, ma il gardesano della Bardiani non ha fatto i conti con lo spunto letale di Michael Albasini.

Costui rimonta a fari spenti e “ricompare” proprio sotto il traguardo per bruciare tutti e portare a casa la Tre Valli Varesine. Terzo Pippo Pozzato, l’osservato speciale del ct Cassani: il podio non gli vale la convocazione, poiché una volata così, per uno come lui, dovrebbe essere il pane quotidiano. Cassani gli preferisce Zardini, un giovane promettente, sempre nel vivo della corsa.

«Sono riuscito a gestire bene la volata – esulta lo svizzero – C’era il rischio di cominciarla troppo presto, invece ho scelto bene i tempi. Certo, quando ho visto Pozzato a ruota ho avuto un po’ di paura, ma poi è andato tutto bene e a pochi metri dal traguardo sono riuscito a superare anche Colbrelli. Sono contento: il finale non è stato facile, perché con la pioggia il rischio di cadere era abbastanza alto. Vincere qui è un po’ come vincere in casa, visto che in queste zone ho corso tanto».

Il trionfo alla Tre Valli dovrebbe consentire al 34enne atleta nato nei Grigioni di guadagnarsi la convocazione in nazionale per i Mondiali di Ponferrada: «Lo spero, proprio in queste ore verrà ufficializzata l’ultima convocazione – fa sapere Albasini – Mi auguro che questa vittoria serva per essere inserito nella lista. Comunque, se dovessi essere convocato, a Ponferrada andrò come gregario di Cancellara. Se avrei potuto fare qualcosa di più in carriera? Io sono contento così – chiosa il vincitore della Tre Valli 2014 – Un paio di belle corse (un Giro d’Austria, tappe alla Vuelta e al Giro di Svizzera, cronosquadre al Tour, Europeo Under 23, ndr) le ho vinte…».

© riproduzione riservata