«Noi ripartiamo da qui, e non ci poniamo limiti…»

Coach Cecco Vescovi, dopo il raduno: «Abbiamo cambiato tanto, ma il lavoro pagherà»

Contemporaneamente a quella della Openjobmetis Varese, ieri ha preso il via anche la stagione della Robur et Fides Varese, agli ordini per un’altra stagione di coach Cecco Vescovi. Poco tempo per i convenevoli, perché si è passati subito al lavoro: una seduta atletica al primo giorno, a cui ne seguiranno altre da qui in avanti.

Il lavoro è e sarà una componente fondamentale per il successo di questa formazione, che si presenta ai nastri di partenza della Serie B molto ringiovanita e soprattutto piena di novità. Ne abbiamo parlato con coach Vescovi, ben impressionato da queste prime ore di lavoro: «L’impatto è stato oltremodo positivo, ho visto il gruppo lavorare in maniera propositiva ed è un bell’iniziare. Abbiamo tanti giovani e per questo motivo dovremo lavorare molto sulla loro crescita, sulla consapevolezza di poter stare in campo, di poter migliorare. Sarà nostro compito affiancarli in questo. E dovranno essere di supporto anche quei giocatori senior che abbiamo chiamato a formare la spina dorsale del gruppo per la stagione che verrà».

Tanti gli addii, su tutti quello di Bolzonella, e altrettante le novità: si tratta di una ripartenza, forse non di un’incognita, ma comunque di un roster tutto da scoprire e da plasmare. E ce lo conferma il Cecco, consapevole del lavoro che gli si prospetta dinanzi per i prossimi mesi: «Sicuramente è una ripartenza, perché a causa dei vari ritiri, degli addii per motivi di lavoro, di studio o di scelta per un minor impegno, otto decimi della rosa dell’anno

scorso non ci sono più. Sono rimasti soltanto Maruca e Santambrogio. Perciò abbiamo pensato di dare un indirizzo giovane alla squadra, pensiamo debba essere questo il nostro obiettivo principale: vogliamo far crescere questi ragazzi allenandoli al meglio, alcuni di loro si sono affacciati da poco alla Serie B, magari facendo un po’ di panchina, e da noi hanno la possibilità di giocare, di mettersi in mostra e anche di sbagliare. Perché sbagliando si impara, soprattutto se si viene affiancati nel modo giusto da ragazzi più esperti. Speriamo di aver creato il giusto mix per fare squadra».

L’anno scorso la stagione si chiusa con un salvezza senza passare dai playout, quest’anno non ci si pone un obiettivo preciso già in partenza: «Secondo me – prosegue Vescovi – l’obiettivo deve essere principalmente quello di far crescere i giovani. In quel caso avremmo già centrato il punto. Il fatto che riescano a crescere e migliorare durante la stagione ti può far pensare che gli obiettivi che in partenza sembrano irrealizzabili, diventino possibili. Però non dobbiamo porci limiti, pensiamo a dare a questi ragazzi gli strumenti per migliorare, per crescere, mettendoli nelle migliori condizioni per potersi esprimere. E magari ci toglieremo qualche bella soddisfazione».