Oggi le risposte di Basile e Taddeo. Intanto Bordin finisce fuori rosa

I soci di maggioranza del Varese vogliono «fare chiarezza» dopo le accuse ricevute

Settimana decisiva per il futuro del Varese. Mentre la squadra si ritroverà oggi, alle 14.30, per la prima seduta verso la trasferta a Casale Monferrato, la partita più importante si gioca in società.

Il futuro biancorosso è appeso a un filo, o meglio, a un orologio Più il tempo passa senza soluzioni, più la situazione (debitoria) si aggrava: i fornitori attendono risposte, la prima squadra è in ritardo di una mensilità, lo staff del settore giovanile attende per questa settimana i rimborsi del mese di dicembre.

Anche i tifosi sono scesi in campo. Netta la presa di posizione della Curva, che ha esposto un eloquente striscione all’inizio del secondo tempo di domenica contro la Caronnese: «Al Varese i veri padroni sono le persone come Vanoni». Il riferimento è alla ditta di Franco Vanoni, che da più 30 anni cura il Franco Ossola e che, nonostante i ritardi nei pagamenti (storia già vissuta nei tanti anni di lavoro per la società biancorossa), sabato ha preparato come sempre il campo per la partita.

Non solo: al termine della gara, nella pancia del Franco Ossola, la Curva ha avuto un colloquio con due dei quattro soci presenti (Gabriele Ciavarrella e Enzo Rosa) spiegando chiaramente cosa si aspettano i tifosi: che si faccia il bene del Varese e si trovi una soluzione per garantirne la sopravvivenza.

Ecco, la sopravvivenza. Ma chi se ne occuperà? Oggi se ne potrebbe, finalmente, sapere di più. I soci di maggioranza Paolo Basile (che detiene il 51% delle quote societarie) e Aldo Taddeo (29%), dopo 18 giorni di silenzio – le ultime dichiarazioni ufficiali risalgono al comunicato diffuso il 10 febbraio – parleranno oggi in una conferenza riservata alla stampa, in cui intendono anzitutto «fare chiarezza su alcuni punti in seguito alle dichiarazioni rilasciate dai soci di minoranza del Varese Calcio in una recente conferenza».

La conferenza di cui si parla è quella di venerdì scorso, quando al Franco Ossola Ciavarrella (che detiene il 14% delle quote) e Rosa (5%) accusarono i due soci di maggioranza di averli «traditi e ingannati con promesse non mantenute» e «di poter dimostrare 200mila euro di debiti lasciati», chiedendo poi di «rimettere le loro quote» (poiché pronti a portare avanti la società con l’aiuto di alcuni imprenditori) come da intenzione espressa dai soci di maggioranza nel comunicato del 10 febbraio.

Conferenza a cui dovrebbe seguire, domani, un incontro tra gli avvocati Giuseppe Armocida (che cura gli interessi del Varese) e Cesare Di Cintio (legale della maggioranza): si va verso un confronto “aperto”, in cui c’è la volontà di dialogare per trovare una soluzione risolutiva.

In chiusura, la questione Claudio Bordin. Il portiere, domenica, ha risposto alla decisione di mister Baiano di non schierarlo titolare lasciando la squadra (che ha dovuto chiamare in fretta e furia Andrea Scapolo per poter avere un “12” in panchina contro la Caronnese).

In conferenza stampa post-partita, il responsabile dell’area tecnica Enzo Rosa ha spiegato come «La società, stupita dal gesto grave di un ragazzo da sempre apprezzato, valuterà i provvedimenti da prendere».

La decisione sarebbe stata presa, pur capendo l’amarezza del giocatore ma partendo dal presupposto che le decisioni del mister, prese per il bene della squadra, siano insindacabili: così Bordin dovrebbe finire fuori rosa.