Paura negli occhi. Varese, così ti fai sbranare

Gara giocata con poca energia, senza fame e con tanto timore: stravince Sassari per 82 a 61. La Openjobmetis regala un quarto in difesa e gioca male in attacco (11% da 3...), tradita da tanti protagonisti

Più del risultato, seconda sconfitta casalinga della stagione, a far male è l’avvolgente sensazione di non essere stati all’altezza della situazione. Anche in questo caso si tratta di un bis: prima di ieri, solo l’esordio di campionato contro Venezia aveva prodotto un sentimento simile negli occhi di spettatori e critica. Si è perso anche a Milano, a Brescia e ad Avellino, tutte occasioni nelle quali – però – Varese aveva sempre dimostrato di poter degnamente reggere lo stesso terreno di combattimento delle contendenti.

Nel -21 (61-82 il risultato finale) con cui il Banco di Sardegna Sassari ha piegato la Openjobmetis al PalA2A, invece, la squadra di Attilio Caja non ha retto il confronto con gli avversari e ciò è stato purtroppo evidente dal primo al quarantesimo minuto.

Non lo ha retto dal punto di vista tecnico e non lo ha retto da quello mentale, palesando molta meno fame degli isolani di coach Pasquini, più attrezzati (pur senza il regista Stipcevic) della banda dell’Artiglio e per questo da affrontare con maggior “garra” e con meno – molta meno – paura di sbagliare (sentimento che è sembrato attanagliare i biancorossi fin dalla palla a due).

Varese si è sciolta negli errori. Quelli difensivi, inediti, commessi durante il primo quarto, da questo punto di vista nettamente il peggiore della stagione (27 punti subiti), condizionante per il prosieguo del match. Errori individuali (tagli non seguiti, rotazioni non puntuali) diventati collettivi, perché sistematicamente puniti da una Dinamo bravissima a far girare la palla con rapidità e a trovare buone percentuali (la cifra da sottolineare in questo caso è tuttavia il 19/28 da 2 – 9/11 nel primo quarto – perché esemplificativa di un avversario arrivato troppo facilmente a concludere sotto canestro).

Quelli offensivi, molto meno inediti, ben rappresentati dalle percentuali (2/18, pari all’11%, da 3), figli di prestazioni individuali clamorosamente sottotono (Wells su tutti: 2/8 al tiro, assolutamente non in grado di guidare l’attacco varesino e completamente spuntato ogni volta che ha provato a fare tutto da solo. Ma sono da segnalare anche Waller, 3/11, e Okoye, 4/11…) e di una manovra che sembra essersi dimenticata dell’efficace proporzione tra gioco esterno e gioco interno messa in mostra in altre occasioni. Chiaro che se poi non fai mai canestro, ed è la seconda volta consecutiva – dopo Avellino – che succede, diventa anche difficile continuare a ricamare con qualsiasi commento.

La Openjobmetis ha subìto fisicamente (lo dice anche il dato dei rimbalzi, 31 a 37 per il Banco), iniziando fin da principio a sottomettersi alla legge di Sassari. Il -11 della prima frazione è stato limato in una seconda giocata sulle ali di Avramovic e Pelle che è stata la migliore del collettivo casalingo (la seconda sirena è suonata sul 38-44), l’unica all’altezza sui due lati del campo (22 punti segnati, 17 subiti). Ma il recupero non è stato confermato in una terza che ha visto i padroni di casa non segnare per i primi 4 minuti e produrre in generale la miseria di 8 punti: non esattamente lo score di chi ha bisogno di recuperare.

La prima tranche di campionato va in archivio con una pesante debacle che fa male più all’umore, agli occhi e al ricordo di precedenti prestazioni decisamente diverse e ben più efficaci, che non alla classifica. Dopo otto giornate Varese si trova esattamente dove doveva essere nelle speranze più realistiche del precampionato: nel gruppo ben nutrito di metà graduatoria, dietro cioè a quelle squadre che verosimilmente si giocheranno l’accesso prima alla Coppa Italia e poi ai playoff (salvo intrusi che perderanno posizioni ed ex decadute che le recupereranno).

Va però notato che le vittorie di Brindisi e Reggio Emilia hanno anche avvicinato l’ultimo posto, ora distante solo due punti.

Wells 8 (2-8), Waller 6 (3-6, 0-5), Okoye 11 (2-7, 2-4), Ferrero 6 (3-6, 0-3), Pelle 8 (4-5); Avramovic 7 (3-7, 0-1), Natali 2 (1-2), Tambone (0-3 da 3), Cain 11 (4-5), Hollis 2 (0-1, 0-2). Ne: Bergamaschi, Seck. All. Caja.

Hatcher 7 (0-1, 2-3), Bamforth 19 (4-8, 3-6), Pierre 9 (2-2, 1-4), Polonara 11 (1-1, 3-6), Jones 10 (5-8); Spissu 7 (1-2, 1-3), Planinic 6 (3-3), Devecchi (0-1 da 3), Randolph 8 (2-2, 1-4), Picarelli, Tavernari 5 (1-1, 1-1). All. Pasquini.

: Sahin, Sardella, Bongiorni.

Da 2: V 22-47, S 29-28. Da 3: V 2-18, S 12-28. Tl: V 11-14, S 8-12. Rimbalzi: V 31 (13 off., Okoye 9), S 37 (8 off., Jones 9). Assist: V 11 (Avramovic, Tambone, Wells 3), S 19 (Polonara 6). Perse: V 10 (Wells, Waller 3), S 11 (Bamforth 3). Recuperate: V 6 (6 con 1), S 5 (5 con 1). Usc. 5 falli: nessuno. Spettatori: 4.160. Incasso: 60.740 euro.