«Pensiamo in grande ma con i piedi per terra»

Volley - Marco Colombo, team manager della Sab Volley, racconta aspettative e attese della prossima stagione

La nuova Sab Volley di serie A2 è pronta a cominciare. Un progetto di grande ambizione, come ci ha raccontato il team manager di legnano Marco Colombo.

La sensazione che ho io è che nato qualcosa di molto positivo per una serie di ragioni. La prima è quella di una base solida già presente. La Sab l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato arrivando di fatto tra le prime della classe. Poi c’è stato quest’estate un innesto importante in società di una vera e propria squadra dirigenziale proveniente dalla pallavolo maschile e dall’esperienza in A1 con Powervolley Milano. Non solo io, lo stesso Carlos Rasores, Mirko Gatti, Marco Collini, Silvano Bazzigaluppi e Marco De Stefani. L’altra grande ragione è che l’anno prossimo avremo in campo una squadra assolutamente giovane, per nove dodicesimi sotto i 23 anni. Costruita in prospettiva. Il nostro coach Andrea Pistola ha voluto questo sbilanciamento insieme qualche pedina d’esperienza come Sara Paris che non ha certo bisogno di presentazioni.

Per quel che mi riguarda il passaggio è stata una questione di cuore. La pallavolo femminile è stata un mio vecchio amore ed è stato un piacere tornarci. I contatti poi sono avvenuti grazie a una questione fisica per l’anno scorso Revivre e Sab giocavano e si allenavano entrambe a Castellanza, perciò abbiamo potuto intavolare questi discorsi per lungo tempo. C’era però tanta voglia da parte nostra di buttarci di un’esperienza nuova, di rimetterci in gioco partendo da zero con l’obiettivo di radicarci sul territorio Legnanese. Vogliamo anche noi diventare un punto di riferimento in mezzo alle tante squadre di serie A del nostro territorio e fare da volano alle tante società più piccole a noi congiunte.

Esattamente. Stiamo cercando di portare a Legnano il modello lavorativo che avevamo intavolato a Milano. Quest’anno riproporremo un vero e proprio network che si chiamerà Sab Volley Net, che unirà tante altre più o meno piccole società del nostro territorio. Non è uno consorzio come quello di Monza né un’associazione. Queste società contribuiranno in termini di presenza alle partite, di presenza agli allenamenti e soprattutto saranno protagoniste dello scambio di idee e contenuti tecnici con i nostri allenatori. Ci sarà anche la possibilità di sostenere le ragazze che fanno parte di questa rete in caso di infortuni o di altre vicissitudini.

Qualche assonanza c’è, ma non ci stiamo mettendo in contrapposizione perché il loro lavoro è più orientato alla crescita delle giocatrici non avendo una squadra di categoria in testa al movimento. Noi invece abbiamo una prima squadra in A2 che sarà la spinta di tutto e che potrà poi aiutare tutte le altre con incontri periodici di formazione, incontri coi fisioterapisti, centro acquisti… Insomma, è un progetto molto vario ed elaborato che sta piacendo un po’ a tutti, famiglie comprese.

Sicuramente è un’eredità importante. Noi però non vogliamo fare un paragone con Villa Cortese anche se ci piacerebbe un giorno avvicinarci a quella grande squadra. Non ci poniamo come successori di Villa, abbiamo un grande stimolo a fare bene e stiamo lavorando perché questa serie A sia ben strutturata e non affrontata tanta per farla. Stiamo infatti lavorando anche sulla ricettività del PalaBorsani dove non ci sarà solamente la partita di pallavolo che sarà un evento con tutto un corredo attorno. Chi verrà al palazzetto troverà l’accoglienza, la possibilità di parlare con le giocatrici, la possibilità di fare un aperitivo oltre a momenti di svago e di spettacolo. Non possiamo pensare inserirci nelle orme di chi ci ha preceduto, ma vogliamo catturare quello stesso pubblico.

Andrea Pistola ha scelto praticamente quasi tutto lui. Il DS Bruno Colombo ha mirato ad accontentare l’allenatore. Il filo conduttore è la giovane età. Coneo e Kosareva sono due ottimi terminali offensivi sui cui lavorare. Facchinetti ha un bel curriculum così come Mingardi, Furlan, Grigolo… Secondo me la vera forza di questa squadra sarà l’entusiasmo. È per tutte, per ragioni diverse, un’occasione stimolante e lo abbiamo percepito ancor prima di cominciare.

La squadra è stata costruita dal punto di vista societario per stabilizzarsi nel primo anno e per andare poi in crescendo negli anni successivi. Sarà molto importante perché getteremo le basi per proseguire bene sulla strada che abbiamo in mente. La squadra ha grandi capacità. Non voglio sbilanciarmi per non essere clamorosamente smentito, ma soprattutto in casa sapremo dire la nostra ed essere al livello delle altre.

Partiamo subito in salita con la trasferta a Soverato. Ci stiamo attrezzando anche per la logistica perché essendo una nuova realtà c’è ancora bisogno di oliare tutti i sistemi ed essere ottimali al prima possibile. Ci saranno delle trasferte lunghe ma dall’altra anche molto brevi che saranno più semplici da organizzare. Sportivamente parlando vedo molto bene Chieri e non potrebbe essere altrimenti. L’anno scorso mi ha colpito anche Brescia e anche Trento è un’ottima squadra. A sud sono curioso di capire. Tolte due o tre squadre che sono di primissima fascia credo che anche noi potremo giocarcela con le altre