Precedenza a Becchio, Moretti spacca. Ferri facile, Talar-Italo non si ferma più

Vingiano imprescindibile, Giovio illumina, Bottone reagisce. Le pagelle di Alberto Coriele

Giornata da spettatore non pagante e pure infreddolito. Non passano quasi mai da lui.

Partita perfetta per il treno biancorosso, Talar-Italo, in chiusura ed in fase di spinta, che certifica una crescita clamorosa di questo ragazzo dall’inizio della stagione. Nella NBA gli darebbero il premio di Most Improved Player, il giocatore che è migliorato di più.

Timidamente e senza alzare la voce, gli sussurriamo bentornato. Nel giorno in cui manca Viscomi, Luo si rende protagonista di una prestazione finalmente precisa, senza sbavature, a tratti anche rude facendo sentire la consistenza dei tacchetti agli avversari.

Preciso, quasi in scioltezza, chiude e riparte, irride anche gli avversari. Tutto troppo facile.

Una sufficienza di incoraggiamento, perché prende un sacco di botte ma si rialza sempre, rispondendo di rabbia a chi gli propone il cambio dalla panchina. Però farcisce la sua prova con qualche errore di troppo in impostazione e qualche calo di concentrazione in chiusura.

Bello l’assist per il vantaggio di Moretti, preciso e ben calibrato. Poi si prende una domenica di riposo e si vede meno del solito, lasciando il palcoscenico ai compagni. (
: Pochi minuti ma con tanta voglia di fare).

Ancora bene, ancora convincente. Per questa mediana è imprescindibile perché dà ordine, grinta, pressing e, nelle giornate buone di Bottone, può anche concedersi qualche licenza.

Chiude la partita sulle gambe, con il fiato corto, però compie un netto passo in avanti rispetto alla scorsa partita: è più presente, più dinamico e più preciso nei passaggi.

Un tram a cui tutti sono obbligati a dare la precedenza perché lui non si ferma mai: surclassa l’avversario di turno, arriva sempre sul fondo, meriterebbe il gol. Difficile rinunciarci ancora.

Una prima mezz’ora da Giovio, come non si vedeva da tempo. Attivo, presente, pimpante e anche in gol. E che gol. Poi cala come tutta la squadra, ma per buona parte del primo tempo illumina. (
Entra e l’offensiva della Folgore perde d’intensità. Mossa giusta).

Quando un attaccante segna e decide una partita, ha già fatto il suo dovere. Ma lui fa di più: entra per spaccare il mondo, cerca il dialogo con i compagni, segna di rapina dopo essersi procurato altre occasioni e dimostra che c’è vita oltre Scapini (
: Non segna più e fa una fatica matta a rendersi pericoloso. Va recuperato quanto prima).

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