Primi sul campo. Squadra e tifo sono vincenti

Un’incornata di Giovio su cross di Talarico stende il Pinerolo e tiene in testa i biancorossi insieme al Cuneo. Giocatori e mister restano uniti e pensano solo al campo

Altri tre punti esterni, che portano a 27 il conto di quanto raccolto lontano da Masnago e tengono il Varese in cima alla classifica: a Pinerolo basta una zuccata di Giovio per avere la meglio sui biancoblù dell’ex Varese Gasbarroni (sommerso di applausi all’uscita dal campo dai tifosi varesini presenti) e restare a braccetto con il Cuneo, a segno (0-2) al Mari di Legnano. Altra frenata, invece per la Caronnese e per il Chieri: la prima fa 2-2 contro l’Oltrepovoghera in casa, la seconda (nell’anticipo di sabato) 0-0 contro il Verbania.

C’è molto altro di buono da riportarsi a casa dalla trasferta in territorio piemontese: il 3-4-3 riproposto dopo Voghera e il primo tempo contro il Bra ha convinto per larghi tratti, permettendo al Pinerolo di costruire qualche grattacapo ma, a conti fatti, nessun tiro in porta; squadra compatta, rocciosa e determinata nel portare a casa il risultato; fascia destra prepotente grazie a un Talarico “alla Cafù” (parole di Baiano); il gol di Giovio, che zitto zitto è salito a 11 marcature in stagione; Benucci che a centrocampo ha saputo sfruttare l’occasione e la fiducia che gli è stata concessa, pur senza strafare.

Qualche nota dolente c’è ma non deve preoccupare: Rolando utile (tanti i falli conquistati) ma non ficcante come può e sa; Gucci battagliero e capace di “lucrare” diverse punizioni pericolose ma per la terza giornata consecutiva mai messo nelle condizioni di cercare la via del gol; un paio di occasioni per chiudere i conti non finalizzate.

E, ovviamente, il rosso a Pissardo, che si è fatto espellere in modo ingenuo prendendosi il secondo giallo a pochi minuti dalla fine: contro la Caronnese non ci sarà, costringendo Baiano a trovare qualche nuova soluzione (necessaria per rispettare la regola under). Ma, anche qui, c’è di che (e di chi) aver fiducia: tra i pali ci sarà Claudio Bordin, che merita un’opportunità per lasciare il segno anche su questa stagione dopo aver marchiato a fuoco il campionato della rinascita.

Da domani la squadra penserà solo al big match di domenica, quando al Franco Ossola arriverà la Caronnese: dopo due sconfitte (Coppa Italia e campionato) è ora di prendersi una rivincita, mettendo il primo mattone per trasformare di nuovo Masnago in un bunker invalicabile. Da mercoledì si spera che tutti si possa pensare solo al big match di domenica e tornare a parlare esclusivamente di calcio: alle 18 di fronte al notaio è fissato l’incontro per il passaggio delle quote societarie, con la maggioranza (Paolo Basile e Aldo Taddeo) attesa dal confermare quanto annunciato nel comunicato stampa con cui ha dichiarato il passo indietro e la remissione del pacchetto di quote (pari all’80%) in possesso.

La situazione non è ancora definitiva e per saperne di più bisognerà avere ancora un po’ di pazienza. Pazienza, che i tifosi del Varese sono disposti a concedere, ancora; ma che non è (e non può) essere infinita.

Contro il Pinerolo il Varese parte aggressivo: Rolando apre la contesa dal limite scaldando i guantoni di Baldi (8’), Gucci conquista una punizione che Giovio spedisce alta (9’), Benucci dalla distanza prova col sinistro ma non inquadra il bersaglio (17’).

Sulla destra il capostazione Ferri – felice di potersi prendere spazio per imperversare alla sua maniera – dà il via libera al Talar-Italo, il pendolino biancorosso. Uno scambio prolungato tra i due libera Ferri al tiro al 23’, ma il diagonale scivola a centimetri dal palo.

Un brivido costruito dal Pinerolo (cross pericoloso di Dalmasso che Gioè non intercetta da buona posizione, 30’), poi il gol partita: sprint inarrestabile di Talarico, che guadagna il fondo e crossa sul secondo palo, dove Giovio spicca il volo, sovrasta Dalmasso e incorna in fondo al sacco. Gioia incontenibile per il numero 10 e anche per il piccolo Vise, che alla quarta partita in tribuna si gode il quarto gol del fuoriclasse biancorosso.

Il Varese non diminuisce i giri e cerca il raddoppio, ma al 40’ Gucci si dimentica (anche a causa di un brutto rimbalzo su un pessimo terreno di gioco) di calciare dal limite dopo una strepitosa cavalcata solitaria, e al 43’ la punizione dritta per dritta di Giovio dal semicerchio è alzata in angolo da Baldi.

Ripresa nervosa: il Pinerolo, visto un metro arbitrale piuttosto “all’inglese”, cerca di aggredire alzando il tasso fisico della contesa. Dopo il diagonale pericoloso di Pautassi al 4’ (palla di poco fuori), i padroni di casa profondono il massimo sforzo alla ricerca del pari: il Varese però difende compatto e rischia di rado; nemmeno la classe di Gasbarroni (17’, sombrero e missile dai 25 metri: alto) riesce a penetrare le linee biancorosse. In mezzo, un giallo sventolato severamente dall’arbitro a Pissardo per perdita di tempo (5’): si rivelerà pesante.

Al 26’ un’occasione capitale non sfruttata dal Varese: Benucci scippa un avversario al limite dopo un calcio d’angolo e guida un contropiede 3 contro 1; sulla trequarti appoggia per Talarico ma Radoi salva tutto con un rientro miracoloso. Finale incandescente. Il nervosismo di una contesa maschia cresce ed esplode al 41’, quando Pissardo stacca alto in uscita e ricade a terra pesante schiacciando Pautassi: il numero 1 del Varese si rialza come una molla e inveisce contro l’avversario; si accende una zuffa, l’arbitro ne attende la fine per poi ammonire il portiere biancorosso, che finisce sotto la doccia. Baiano per fortuna ha tenuto un cambio, inserisce Bordin e porta a casa i tre punti. Squadra in cerchio a metà campo, poi sotto la tribuna a festeggiare con i suoi tifosi: l’urlo di gioia è forte e arriva fino a Masnago. Dove c’è un Franco Ossola da ritrasformare in fortino biancorosso.

: Baldi; Dalmasso, Procida, Di Dio (Radoi dall’11’ st), El Otmani; Tuninetti, Rignanese (Gili dal 43’ st), Begolo, Pautassi; Gasbarroni, Gioé. A disposizione: Zaccone, Greco, Martini, Zojzi, Pecchioli, Bamba, Tonini, Gili. All. Nisticò.

: Pissardo; Ferri, Luoni, Viscomi; Talarico, Benucci (Vingiano dal 39’ st), Bottone, Bonanni; Rolando (Bordin dal 43’ st), Gucci, Giovio (Becchio dal 30’ st). A disposizione: Simonetto, Granzotto, Innocenti, Lercara, Scapini, Piraccini. All. Baiano.

: Di Paolo di Chieti (Faccioni di Legnago e Berestean di Verona).


– Spettatori 700, di cui 300 da Varese. Espulso: Pissardo (V) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Luoni (V); Begolo, Rignanese e Gasbarroni (P). Angoli: 5-2; fuorigioco: 1-0; tiri (in porta): 8 (0) – 10 (4); falli: 13-15; recupero: 0’ + 4’.