Pro Patria-Padova, che incrocio di incubi

I tigrotti, ultimi in classifica, ricevono (ore 17.30) i rivali che sei anni fa stroncarono il sogno della B. Out Pisani, in dubbio Ferri. Dall’altra parte gli ex varesini Neto e Corti. Mercato: qualcosa si muove

Pro Patria e Padova di nuovo di fronte, sei anni dopo una delle giornate sportivamente più drammatiche per la storia biancoblù. Oggi alle 17.30 tigrotti e biancoscudati si affrontano allo Speroni per la 13ª giornata: dalla finale playoff del 2009 è cambiato praticamente tutto, da una parte e dall’altra, e anche l’unico giocatore in campo in quell’occasione (il tigrotto Andrea Pisani) oggi non sarà della partita perché squalificato.

Insomma, siamo calcisticamente in un’altra era geologica, eppure quella col Padova resta una partita dal sapore particolare per una tifoseria – quella biancoblù – che non ha mai digerito l’amarissimo epilogo di quei playoff.
Ma non rivanghiamo ulteriormente il passato e veniamo ad oggi. Dove troviamo una Pro Patria reduce da due 0-0 consecutivi con Reggiana e Giana Erminio: niente più che due brodini tiepidi. Esiste un solo modo per cambiare davvero passo: cominciare a vincere qualche partita.

/>Perché se – per dirla con Lapalisse – pareggiare è meglio che perdere, è altrettanto vero che nella posizione di classifica in cui si trovano i tigrotti (ultimi, a -6 dall’Albinoleffe e a -7 dal Renate), con una sfilza di pareggini non si va troppo lontano. Per di più, i biancoblù non vanno in rete da ben 594 minuti.
Certo, infortuni e squalifiche complicano il già arduo compito di mister Alessio Pala, che oggi dovrà fare a meno dello squalificato Pisani in difesa, e solo stamattina saprà se potrà disporre di Ferri, che mercoledì scorso ha accusato un risentimento muscolare e ieri non ha partecipato alla rifinitura. L’impressione? Il difensore ex Palermo sarà regolarmente in campo. Dando modo così a Pala di riproporre la difesa a tre con Zaro, Ferri e Possenti, quest’ultimo arretrato sulla linea difensiva al posto di Pisani.

A centrocampo dovremmo vedere Douglas e Taino sulle fasce, Jidayi e Coppola in mediana, con Salifu pseudo trequartista alle spalle di Montini e Marra (o Filomeno).
Un’ipotesi di formazione che Pala ha illustrato ieri nella sala stampa abbellita dal nuovo backdrop con i primi sponsor, lo stemma della società e una tigre ruggente: una conferenza sui generis, quella del mister, che dopo aver risposto alle domande dei giornalisti ha invertito le parti, ponendo lui dei quesiti alla stampa prima di illustrare alla lavagna alcuni concetti tattici. Un siparietto simpatico, nel corso del quale tecnico e cronisti si sono confrontati su quello che potrebbe essere il miglior schieramento possibile per i tigrotti in questo momento.
Di fronte la Pro Patria si troverà un Padova che – deludendo le aspettative della vigilia – galleggia appena sopra la zona playout ed è reduce da un pesante 1-3 in casa con il Cuneo.

Occhio però, perché la formazione di mister Parlato (privo oggi dello squalificato terzino sinistro Favalli) può comunque contare su parecchie individualità di qualità ed esperienza, tra cui due indimenticabili ex varesini come Neto Pereira e Corti. Insomma, anche oggi ci sarà da soffrire.
Si spera di penare un po’ meno quando arriveranno i primi rinforzi sul mercato. A questo proposito vanno registrate alcune novità. La società avrebbe trovato l’accordo per la rescissione di uno o due giocatori dell’attuale organico (i nomi saranno ufficializzati a breve), così da liberare il posto per l’eventuale arrivo di qualche svincolato (Pala ha evidenziato la necessità di acquisire due attaccanti e un centrocampista). Nonostante gli sforzi del club, si sta intanto notevolmente complicando la pista che porta all’ex Palermo e Fiorentina Mario Santana. L’olandese Stuart van Doten, che questa settimana si è allenato con i tigrotti in prova, non sarà tesserato: «In quel ruolo – spiega Pala – abbiamo già Possenti e Taino».